aride, un vero cadavere senza moto e senza forma. Anche l'inesorabile scienza, che tutto suddivide e sminuzza per scoprire tra le fibre sezionate il
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vero passaggio naturale fra questi e quelli, partecipando dalla natura degli uni e degli altri, per cui si potrebbero chiamare affetti misti di prima
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nostra viltà, strozziamo la nostra dignità fin nelle fasce, commettendo un vero delitto morale. In questo modo molti uomini vissero senza provar mai
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, lo sentiamo più intensamente. L'onore è uno dei sentimenti più indefinibili, perchè è un vero mezzo termine, un'immagine di mezza tinta adattata
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completamente che dal riflesso dell'approvazione altrui. L'amor proprio riflesso fuori di noi forma un vero sentimento secondario, il quale ne' suoi gradi
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volontà sopra gli altri. L'ambizioso può fare il bene, quando gli è utile, ma ben di rado egli ne ha qualche merito. D'ordinario egli è un vero
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, senza saperlo, cominciamo a palpitare alla gioia dell'amor proprio, e facendo forza a noi stessi, dovendo consumare un vero sacrificio, ci rendiamo degni
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che moralmente, perchè offende il sentimento del vero e l'umanità intera. La superbia è sempre ridicola e goffa, perchè unisce lo sforzo dello stento
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improvviso e inaspettato dalla miseria alla ricchezza, nel qual caso essa può esprimersi con un vero delirio passeggero, che giunge talvolta ad una
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che nel genere degli oggetti. Io, ad esempio, nella primissima età feci vero trasporto una raccolta di ciottolini, senz'esser mineralista; poi riunii in
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L'uomo che si fa colpevole di un vero peccato di falsificazione di firme morali, sostituendo la parola mio a tutti gli altri pronomi possessivi, è un
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noi un vero tesoro, perchè riflette nel nostro cuore l'immagine della persona che amiamo. Del resto poi questi due piaceri possono confondersi insieme
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poteva essere poco diverso da quello che si può sentire per un oggetto inanimato. Una bestia non si può amare di vero affetto se non quando è stretta a
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grado, noi proviamo un vero bisogno di aprire agli altri i tesori del nostro cuore, mostrando le disposizioni nostre a sodisfare i loro bisogni e a
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con un premio che lo abbasserebbe nella considerazione di se stesso. Se è vero che gli uomini generosi fanno il bene per procurarsi un piacere, si
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. Questo vincolo del sangue, però, ad onor del vero, è più un'idea che un sentimento; perchè quando i fratelli, per fatali circostanze, sono fra loro
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vero piacere nel vezzeggiarli, nel solleticarli, nell'accarezzarli con mani irrequiete. Anche senza alcuna idea relativa al sesso, il giovine ci
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mai il limite di una fredda ammirazione, e il piacere è prodotto dal sentimento del vero, del grande e del buono, il quale, sodisfatto in un altro
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vero bisogno di raffreddarci e cerchiamo avidamente quei corpi che sottraggono una parte del nostro calore. La soddisfazione di questo bisogno arreca
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poi combatte con vero furore, trovando in sè una forza morale che non aveva mai conosciuta. Queste gioie non vanno quasi mai accompagnate dalla
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vediamo; una forza che ci spinge verso il giusto, verso il bello, verso il vero. Se si volessero definire queste parole, segnarne i confini, indagarne
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riscalda; mentre nell'inverno non sappiamo mai risolverci ad abbandonare le tiepide coltri, e spesso occorrono sforzi erculei ed atti di vero eroismo per
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una certa misura di decente moderazione, bisogna tollerarli, e perdonare ai loro autori, perchè essi provano un vero stimolo insopprimibile, un bisogno
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, quando, cioè, è prodotto da una facoltà difettosa nella proporzione o nella natura e quando esso offende il vero ed il bello. Tra i piaceri morbosi della
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, ritorna all'usato letto. Allora egli, prima di assopirsi, se non soffre alcun dolore, prova un vero paradiso. I muscoli si adagiano al più completo riposo
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quanto si è detto per la speranza. Se si vuol ritenere come vero e reale ciò che si è rappresentato dalla fantasia, non è colpa di questa sublime
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, godono di un vero spasimo, pensando che con uno stringere o un allentare di palme possono soffocare il cuore o lasciarlo palpitare gonfio di vita, possono
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natura mista quando, offesi da una menzogna, rassereniamo il volto e proviamo un vero piacere nello scoprire la verità. In questa gioia possono
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suddiviso dei nervi sensori, così il ridicolo, vero solletico morale, è prodotto quasi sempre dal contrasto rapido di due affetti o di due idee, o dal
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passare al più piccolo grado di piacere senza un vero spasimo di voluttà; mentre, quando si è in calma, lo stesso avvenimento che ci ha fatto delirare nel
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entrano tanti elementi del mondo fisico e morale, che quasi vengono a costituire un vero frammento di vita in azione. Un unico piacere, invece, per
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vero stato permanente. I primi piaceri sono scintille, e, in ordine di grado, comprendono il conforto, la consolazione, il gusto, il godimento, il
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piacere prodotto da un sentimento colpevole è un vero male morale, per cui ridesta a vita gli affetti patologici. Una gioia pura invita alla propria festa
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, egli osa sbadigliare e sorridere di sprezzo e di cinismo, e in mezzo alla felicità osa, con un vero sacrilegio di ingratitudine, rassegnarsi alla
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natura ci dichiara maggiorenni, ed entrando d'un tratto nel possesso di tutti i nostri beni, siamo presi da un vero delirio di possesso, diventiamo
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acuto dell'osservatore più vedere una raffinata ipocrisia o un'ingenua delicatezza, invece io vi trovo un tratto di vero pudore del sentimento che mi
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un vero delirio. Allorchè il bisogno di provare le vive emozioni del giuoco cresce al grado di passione, ci procura piaceri morbosi, i quali
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un vero abbracciamento amoroso stringersi attorno all'organo femminineo, sono momenti della vita vegetale che rappresentano veri bisogni organici, e
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politica machiavellica della Provvidenza. 16. Il piacere è lo strumento di cui si serve la Provvidenza per guidarci alla somma perfezione e al vero bene
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incontriamo in un essere che appaga in noi anche il sentimento del bello, solo o anche apparentemente associato al vero e al buono, i nostri desideri
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sorretta della ragione, produce un tale perturbamento da simulare appieno il vero congiungimento di essi. Molte volte però il piacere è incompleto assai
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esperienza ai gradi massimi del piacere; giacchè, non potendolo tollerare quando per la soverchia sua forza conduce ad un vero delirio, contraggono
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vero, ed esercitare la benefica influenza dell'esempio e del consiglio su quelli che lo avvicinano. Chi affermasse che questi piaceri non possono
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vigoria dei primi tempi della vita, poco tempo dopo essersi alzati sentono un vero bisogno di mangiare, e si dispongono a far colazione sorridendo e
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molto profonda, e il torace si dilata al massimo, simulando un vero sospiro, a cui tien dietro una lunga e rumorosa espirazione, nella quale i tratti del
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soltanto dai consumati fumatori. In generale però i nervi gustatori e tattili della bocca sono in uno stato di irritazione piacevole, di vero orgasmo, e
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fuori la sublime combinazione della Divina Commedia: nello stesso modo con cui il solo Bellini potè col mezzo delle note creare la Norma, un vero nuovo
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sinistra; qualche volta si soffregano le mani l'una contro l'altra. Io mi ricordo di avere baciato una volta, in un vero trasporto di gioia, il mio
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Il più vago movente dei piaceri della vista è dato dai colori, i quali sono un vero lusso nel fenomeno di queste sensazioni. I piaceri più semplici
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pregiudizio in che ci hanno indotto le narrazioni poco esatte dei viaggiatori. Quello che è vero è che l'abuso lascia conseguenze assai grave; ma gli abusi
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