stabilito, cioè l’influenza delle cause esterne su materiale geneticamente omogeneo. Questa nuova causa è la combinazione di numerosi fattori mendeliani. Su
Pagina 114
primi, di Standfuss e Fischer, Tower, ecc.), non sempre sono stati fatti su materiale genotipicamente omogeneo e ben conosciuto; tuttavia le ricerche
Pagina 266
, dei processi che provocano la formazione di un organismo altamente differenziato da un uovo apparentemente quasi omogeneo, o relativamente poco
Pagina 332
i propri occhi allo sviluppo della rana, stenterebbe a persuadersi che il girino si è sviluppato dall’uovo così tondo e omogeneo, che la ranocchia è
Pagina 360
conserva invece l’aspetto omogeneo nel caso di assenza di agglutinazione (Da Caullery, sec. Dujarric de la Rivière).
Pagina 384
dispendio: sappiamo ora, per esempio, che la selezione praticata su di un genotipo omogeneo, su di una linea pura, non ha più effetto, e non
Pagina 391
§ 3. - Cause «l’errore: a) Materiale non genotipicamente omogeneo 65
Pagina 448
singolo individuo di un gruppo geneticamente omogeneo si discosti, poco o tanto, in più o in meno, dal valore tipico, la media.
Pagina 52
omogeneo. -— § 4. b) Effetto tardivo delle modificazioni. -— § 5. c) Trasmissione della immunità e contagio. — § 6. d) Le modificazioni durevoli. — § 7
Pagina 62
§ 3. - Cause d’errore: a) Materiale non genotipicamente omogeneo.
Pagina 65
le volte che si è lavorato su materiale perfettamente omogeneo e ben conosciuto dal punto di vista genetico (come quello del Johannsen, del Jennings
Pagina 65