esse fin dall’inizio, ma anzi il risultato di complesse e molteplici influenze reciproche, tanto che una regione dell’embrione che, in condizioni
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, come l’embrione, manifesta subito il carattere dominante. In altri casi è il colore del seme, cioè il colore dell’endosperma che trasparisce
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’embrione e contiene riserve nutritizie, manifesti i caratteri paterni. L’endosperma era considerato come parte del corpo materno, e quindi non si
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Dall’oosfera fecondata si origina uno zigote diploide, che, sviluppandosi forma l’embrione; dal nucleo secondario del sacco embrionale
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, serviranno alla nutrizione dell’embrione nei primi stadi. Microgameti, spermatozoi o spermî, anterozoidi e budello pollinico (nelle Fanerogame) sono i
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prima mitosi di segmentazione (Fig. 72). L’uovo si sviluppa con il solo pronucleo femminile e ne risulta perciò un embrione partenogenetico, quasi sempre
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differenziamento delle forme, cioè all’inizio di quel processo che gli embriologi chiamano «gastrulazione», l’embrione subitamente muore. Così avviene, per
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Talvolta l’embrione supera questo stadio critico, e continua a svilupparsi, ma tosto si mostra malformato o difettoso, o mostruoso. La combinazione
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Fig. 73. – In alto embrione di rospo verde (Bufo viridis); in basso due embrioni mostruosi della stessa età provenienti da uova di rospo verde
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alla presenza di cloroplasti (i corpuscoli che portano la clorofilla) verdi, o bianchi, e che l’embrione riceve i cloroplasti unicamente dalla madre
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sviluppo, opera sul trofoplasma che si viene formando per l’assimilazione, mentre l’embrione si nutre e dà origine ad un organismo simile ai genitori
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dell’embrione nel corno destro, o nel corno sinistro dell’utero (negli animali con utero bifido) dal «prevalere» del seme di un genitore su quello
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dimostrato una precoce individualità delle cellule della linea germinativa, le quali spesso, nell’embrione, risiedono
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termine del processo, l’embrione risulta costituito da una sferetta, la cui superficie è ora formata da due assise cellulari, da due «foglietti»,
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determinazione: come e quando avviene che una cellula o un gruppo di cellule — un’area, o territorio dell’embrione — acquisti quei caratteri speciali che lo
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, un ottavo, e perfino un sedicesimo di uovo, è capace di dare un embrione completo d’ogni sua parte, benché più piccolo. Gli ingegnosi esperimenti di
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dire) si originava mezzo embrione. Donde la concezione dello sviluppo come un sistema a mosaico, cioè come l’evoluzione indipendente di tanti frammenti
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dando origine in molti casi a un embrione intero.
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avrebbe dovuto contenere soltanto i determinanti di mezzo embrione, quel nucleo che, nel secondo esperimento, avrebbe dovuto contenere soltanto i
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la cellula cui apparteneva avrebbe dovuto dare origine, sono dunque capaci di formare un embrione intero, contengono perciò i determinanti di un
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superiore, del cerchio pigmentato e della piccola calotta chiara inferiore, essi danno un embrione intero. Se si taglia in un piano perpendicolare a
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labbro dorsale del blastoporo nella gastrula, il quale ha posizione dorsale e caudale rispetto al futuro embrione. Tale regione che, nella
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’allantoide dell’embrione di pollo, e che hanno ufficio respiratorio, può variare in dipendenza dalle condizioni in cui può svolgersi la loro funzione. All
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, ecco sorgere un’altra domanda. Come, nel corso dello sviluppo dall’uovo all’embrione all’adulto, vengono man mano attuandosi le potenze contenute nell
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ponti plasmatici intercellulari fra le cellule del corpo materno e quelle dell’embrione.
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