Art. 3. -
dell'art. 635, n. 3, del Codice penale.
punito a' sensi dell'art. 635, n. 3, del Codice penale.
3 aprile 1926, n. 563, e successivi decreti di attuazione, mediante contratti collettivi stipulati dalle Associazioni sindacali competenti.
altri conti correnti postali (postagiro); 3) dalla iscirzione annuale degli interessi liquidati ai sensi del successivo articolo 113.
. decreto-legge 3 gennaio 1926, n. 37. A tale scopo l'Amministrazione verserà annualmente la somma di L. 100000 all'Istituto medesimo.
Le disposizioni del libro II, capo 2° e 3°, del testo unico delle leggi sulla Cassa depositi e prestiti, approvato con R. decreto 2 gennaio 1913, n
d'imposta o tasse personali, fino alla concorrenza di un sesto, valutato al netto; 3) per tasse dovute ai Comuni, fino alla concorrenza di un decimo
Vittorio Emanuele III per grazie di Dio e per volontà della Nazione Re d'Italia Visto l'art. 3, n. 1, della legge 31 gennaio 1926, n. 100; Vista la
Le disposizioni dei nn. 1) e 2) dell'art. 304, si applicano anche ai gerenti; quelle di cui ai nn. 3) e 6) dell'articolo stesso 304, nonchè quelle
modificazioni, e del testo unico della legge comunale e provinciale approvata con R. decreto 3 marzo 1934, n. 383.
concessionario, o, nei casi di persona giuridica, quando essa perda la personalità; 3° quando il concessionario perda la cittadinanza italiana; 4° per
I ricevitori sono punibili con: 1) l'ammenda fino a L. 50; 2) la diffida; 3) la penale fino ad un ventesimo della retribuzione annua lorda; 4) la
Amministrazioni statali e parastatali; 3° le operazioni di servizio di versamento e di pagamento disposte dall'Amministrazione postale; 4° i versamenti eseguiti
Erasmo Lena, 4 anni; rag. Vittorio Merello, 3 anni; Bruno Calamai e cap. Benedetto Giacalone, 2 anni.
Un certo allarme ha destato ieri alle 7 un principio di incendio manifestatosi in via Sala 3, dove, a muro a muro con gli uffici della Questura
: di 2° fila L. 80: di 3° fila L. 65: di 4° fila L. 55. Tutto oltre alle tasse erariali. Lo spettacolo finirà alle ore 0.20.
3) Sempre nei riguardi della tassa di concessione governativa per l'esercizio del commercio ambulante di cui al n. 40 della tabella B suddetta
(1) È utile rilevare fin da ora che nel caso delle onde elettromagnetiche questo vettore è strettamente legato all'impulso p dei fotoni (v. § 3
Pagina 125
l= 0 1 2 3 4 5 ...
Pagina 270
k= 1 2 3 4 5 6...
Pagina 270
(termini con l più elevato raramente intervengono). Così p. es. il termine per cui n = 3 e l = 0 si indica con 3s anzichè con , e si parla di termini
Pagina 270
. L. H. THOMAS, Phil. Mag. 3, (1927) p. 1; J. FRENKEL, ZS. f. Phys. 37, (1926) p. 243. . Con un calcolo, che non riportiamo, basato sulle ordinarie
Pagina 279
(1) V. L. H. THOMAS, Phil. Mag. 3, (1927) p. 1; J. FRENKEL, ZS. f. Phys. 37, (1926) p. 243.
Pagina 280
Se poi si rappresentano con tre vettori (v. fig. 3) l'impulso del fotone incidente (vettore AO, di lunghezza ), quello del fotone diffuso (vettore OB
Pagina 29
dS = dx e l'integrale è semplice). Si noti che l'integrale (3) non è sempre convergente: siamo perciò condotti a considerare d'ora innanzi solo
Pagina 294
Alla definizione (3) del modulo di un vettore f o norma di una funzione f si può ora anche dare la forma seguente: essa è la radice quadrata di f x f.
Pagina 295
equazione differenziale del tipo già considerato al § 3, p. II:
Pagina 295
che, per la formula di Parseval (v. p. 106), è equivalente alla (3). Similmente, si dimostra facilmente che il prodotto scalare si può calcolare
Pagina 297
che richiede, essendo f arbitraria, A' = B. Si trova dunque la condizione che abbiamo già espresso dicendo che l'equazione era autoaggiunta (v. § 3
Pagina 312
, cioè tra gli angoli θ e θ' (fig. 3). Se invece di scrivere la relazione (6) tra le sole grandezze dei tre vettori in questione, utilizziamo in pieno
Pagina 32
=1, k =2, k=3), ed ammette soluzioni non nulle solo se
Pagina 322
(3) A rigore, si dovrebbe precisare il dispositivo di misura : p. es. la camera oscura descritta al § 23 p. II (1° met.) definisce una osservabile
Pagina 330
osservabile, è implicito anche l'istante nel quale si esegue la misura: p. es., l'ascissa di una particella al tempo è un'osservabile (3) A rigore, si
Pagina 330
3 in su. Come si vede subito, col crescere di n, i valori di v˜ dati da questa formula tendono verso il limite R/4, e difatti le righe della serie di
Pagina 38
facendo n'=2, ed n = 3, 4, 5... si riottiene la (10) che rappresenta la serie di Balmer: e facendo n' = 3 ed n = 4, 5, 6... si ottengono le frequenze
Pagina 39
dove R è la costante precedente, ed n', n sono due numeri interi. Facendo n'=1, ed n= 2, 3, 4... si hanno le frequenze della serie di Lyman:
Pagina 39
(1) Ricordiamo che, in tutto questo capitolo, si indicano con lettere greche gli indici che assumono i valori 1, 2, 3, 4, e con lettere latine quelli
Pagina 442
Moltiplichiamo l'equazione diDirac(271) per (a sinistra), e poniamo (k =1, 2, 3):
Pagina 442
tutto questo capitolo, si indicano con lettere greche gli indici che assumono i valori 1, 2, 3, 4, e con lettere latine quelli che assumono solo i
Pagina 442
rapporto al numero dei positroni incidenti ha permesso a JOLIOT di concludere che per ogni positrone incidente vengono emessi da 1,6 a 3 fotoni, con
Pagina 465
Sostituendo nei sistemi (394) le (399) e le (400) si trova che, per i = l, 2, 3, le prime due equazioni sono identicamente soddisfatte e le altre due
Pagina 488
(Si noti che, nel caso , si ha a 0 e quindi mancano gli stati corrispondenti ad i = 1, 2, 3).
Pagina 489
meccanica ondulatoria, fu suggerita primitivamente da L.De Broglie Tesi presentata all' Università di Parigi, 1924; Ann. de Phys. 10, 3, 22, (1925
Pagina 70
Tesi presentata all' Università di Parigi, 1924; Ann. de Phys. 10, 3, 22, (1925).
Pagina 71
) col metodo di DEBYE e SCHERRER, spingendo la precisione nella misura di λ fino al 3 per 1000 (la correzione relativistica ammonta a circa 1% per
Pagina 83
(3)
Pagina 92
muove descrivendo una traiettoria. Il movimento è determinato dalle equazioni di Hamilton (3) che determinano le derivate rispetto al tempo delle
Pagina 518
cioè: il calore atomico di tutti gli elementi solidi è costante e eguale a 3 R (cioè circa 6 calorie-gradi). Questa non è altro che l'espressione
Pagina 521
legati tra di loro da forze elastiche; il numero dei gradi è in questo caso 3 N, e quindi la (21) ci dà:
Pagina 521