Copro da ultimo il pasticcio con un coperchio di pasta frolla messa appositamente da parte; inforno lo stampo in forno caldo; e quando la pasta
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Imburro (finalmente!...) uno stampo di rame da bodino; lo tappezzo di pasta frolla; vi dispongo dentro, alternandoli fra sottili strati di maccheroni
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A ciò, ungete di burro uno stampo (meglio se è uno stampo liscio, senza tanti ghirigori); mettetevi dentro, premendolo, il paté e, dopo un po
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Di gelatina (sia o non sia casalinga) appena l’avrete sciolta, a fuoco molto basso dentro ad un pentolino, versatene nello stampo per l’altezza di un
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Prima di servire, converrà versare il paté vestito sopra il piatto adatto (basta ricoprir lo stampo, già capovolto sul piatto, con un panno inzuppato
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Per ingelatinarlo, dovrai versare sul fondo dell’altro stampo un dito di gelatina non ancora rassodata; cospargerne la superficie con fettine di
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stampo e cucinarlo a bagno-maria fino a che il paté sarà alquanto indurito.
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Attendo dunque che mi diciate : « Lo stampo è fatto!»....
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Andate da un lattoniere; ditegli di prepararvi, con una listerella di latta alta 5-6 centimetri, uno stampo senza fondi; un cerchio, cioè, che abbia
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Avete ordinato lo stampo? Il lattoniere ve lo ha già consegnato? E’ un cerchio alto 5 centimetri e del diametro del vostro piatto di portata?
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; rimescolo in fretta; metto sul piatto lo stampo; vi verso dentro l’insalata; uguaglio la superficie; la copro col rimanente della maionese-gelatina prima
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stampo sul piatto di portata e...
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Ebbene; ora che lo stampo c’è, vi dirò come faccio io l’insalata russa per i miei pranzi di riguardo. Ma ricordate bene che ho detto come faccio io
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Al momento di servire, tolgo lo stampo e sul mio piatto troneggia allora un magnifico bodino d’insalata russa, rassodato alla perfezione, e pronto ad
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scatola di salmone); lascio appeso al suo chiodo lo stampo rotondo, e distribuisco la mia insalata unita al pesce, alla maionese ed alla gelatina sul
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« Imburra, infarina, riempi con il passato giallo uno stampo da bodino; metti questo in una pentola, nella quale sia tanta acqua da raggiungere quasi
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Ungete di burro uno stampo da bodino (meglio ancora se col suo... vuoto nel mezzo) e scolatevi la metà di quell’impasto.
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Poco più di mezz’ora prima del pranzo, coprite lo stampo con un coperchio; mettetelo dentro ad una capace pentola nella quale sia acqua fin quasi
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uno stampo da bodino sottile, liscio, mezzo etto di zucchero in polvere; metto lo stampo al fuoco; e quando lo zucchero, dopo pochi minuti, si scioglie
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Levo allora lo stampo dall’acqua bollente della pignatta; lo passo in un catino d’acqua diaccia e..., quando ci garba (sia pure dopo un paio di
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soda; unisco torli, albumi e latte ormai intiepidito; li mescolo per bene insieme; li verso nello stampo zuccherato; metto questo in una pignatta con
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Quando l’impasto avrà bollito per cinque minuti, versatelo in uno stampo ben bagnato e di metallo sottile; e ponetelo infine a raffreddare nell’acqua
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Se, però, lo voleste un tantino più raffinato, potreste, prima del bodino, versare nello stampo... non mezzi, ma tre intieri bicchierini di liquore
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Al momento di servire, capovolgete lo stampo su di un piatto un pochino fondo e, se avrete messo il liquore, e se questo sarà proprio rosso, vedrete
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Versate nello stampo tappezzato, metà della crema; all’altra metà aggiungete mezz’etto di cioccolata in polvere (ma che sia di primissima qualità) e
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Bagnate con marsala uno stampo da bodino, di latta od
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Mettete lo stampo nell’acqua fredda e, un’ora prima del pranzo, in ghiaccio.
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Al momento di servire, rovesciate lo stampo sul piatto (il bodino mai non si siede e mai non si rompe) e...
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Prendete allora uno stampo da bodini, quello più sottile della vostra cucina, quello di latta, e quello anche.... più ricamato; ungetelo tutto con un
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acqua calda; mentre se ne stavanolà, a rammollire, ho pesato tre etti di zucchero; ho unto ben bene d’olio lo stampo più liscio della mia cucina; ho
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leggermente bruciare; quando cioè la mia pasta m’è apparsa bene amalgamata e del classico colore del croccante... l’ho versata nello stampo e
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spaccasse, ho tuffato lo stampo in acqua molto calda e tosto... ecco il mio bel croccante, lì, sul piatto.
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Accademia della crusca
