nostra Patria cento anni fa! L'Austria spadroneggiava nella Lombardia, nel Veneto, nel Trentino, nell'Alto Adige, nella Venezia Giulia e nell'Istria. Un
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certo, superarla. Soldati, a voi la gloria di piantare il tricolore d'Italia sui termini sacri che natura pose a confini della Patria, a voi la gloria
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giustamente pensava che la nostra Patria, oltre che di agricoltura, di grano, e di cereali, ha bisogno delle vie marittime. Circondata com'è l'Italia da
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spiegare a tempo opportuno. Quando gli italiani finalmente costituirono a grande potenza e unità la loro patria, conquistando Roma nel 1870 (ricordatevi
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I Carbonari. Le condizioni d'Italia erano dunque cent'anni fa ben dolorose! Molti generosi si proposero allora nobilmente di strappare la Patria a
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piangendo. Ed altri generosi ancora in quel primo periodo di lotte si immolarono alla Patria, affrontando la morte con meravigliosa fermezza: il sacerdote
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Giuseppe Mazzini, nato nel 1805, aveva deciso di consacrare la vita alla redenzione della Patria, da quando, ancora giovinetto, si era commosso allo
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patria - pel fremito dell'anima mia creata alla libertà, impotente ad esercitarla, creata all' attività del bene e impotente a farlo nel silenzio e
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continuavano senza tregua l'opera loro in pro della patria, soffrendo sereni ogni sorta di stenti, senza smarrire la fede nella santa causa. Così faceva
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per risollevarla. Infatti la dolorosa esperienza aveva fatto comprendere ai patriotti italiani una grande verità: per liberare la Patria, bisognava
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da per tutto un'attesa impaziente di grandi novità, di avvenimenti decisivi per la Patria. Anche il Re delle Due Sicilie, Ferdinando II di Borbone, e
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contro l'Austriaco e dall'amore per la Patria. Le madri, le sorelle, le spose diedero ai loro cari magnifico esempio di virile ardimento. Da per tutto
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Borbonici e Francesi. Questi ultimi assalirono direttamente Roma. Eroe della difesa di Roma fu un grande Italiano, accorso dall'esilio in Patria non
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quell'umile figlio del popolo, come il soldato che obbedisce e non discute, si sacrificava alla Patria con semplice e mirabile eroismo! A Mantova, su gli
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, che rispecchiava la sua anima leale e coraggiosa: Popoli d'Italia! L'Austria assale il Piemonte, perchè ho perorato la causa della comune Patria nei
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italiana, aveva dati i natali, come voi già sapete, a Giuseppe Garibaldi. Il sacrificio fu dunque doloroso, ma il bene supremo della Patria lo rese, in
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Settembrini ed il filosofo Silvio Spaventa, che avevano una sola colpa: l'ardente amore per la Patria. Voi non potete farvi un'idea di quei sepolcri di vivi
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egli chiudeva con una bellissima prova di puro e sincero amore per la Patria l'impresa dei Mille. Le truppe regolari assediarono e costrinsero alla
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superstiti si dispersero. Eroica famiglia, questa dei Cairoli! Erano cinque fratelli, che la madre, Adelaide, aveva offerto alla Patria con fermezza spartana
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invero bene a ragione egli è stato chiamato, oltre che «Re Galantuomo» anche «Padre della Patria». Oggi il corpo del gran Re riposa in Roma nel Pantheon
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al benessere della loro patria, e per recare agli indigeni la luce ed i benefici di una civiltà superiore. Le terre così occupate son dette colonie
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del nemico, era spento da un traditore della Patria! Il mondo civile e gl'Italiani si strinsero intorno alla Regina, affranta dal dolore, a piangere
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sui monti. In furibonde mischie a corpo a corpo i soldati italiani contesero al nemico il sacro suolo della Patria risoluti a vincere o a morire
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Così due tra le nostre più belle canzoni di guerra esaltarono il ricordo del monte e del fiume sacri alla Patria.
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d'Italia era piantata sui termini sacri della Patria! Da per tutto le popolazioni liberate coprivano di fiori, abbracciavano, baciavano quei prodi. La
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Patria, anche Fiume e la Dalmazia, per quanto italianissime. Nella Dalmazia, solo Zara potè essere riunita all'Italia nel 1920 il resto fu dato alla
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miei carissimi e buonissimi figli del loro amato padre, ma vi rimane la Patria che di me farà le veci. e su questa Patria giura, o Nino, e farai giurare
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adoperarsi a spegnere la gioia della vittoria. Erano costoro i sovversivi, gente senza patria, che si erano proposti di far credere inutili agli
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offrivano di nuovo la vita all' Italia per salvarla dai suoi nemici interni. La lotta fu infatti cruenta. Il sacro suolo della Patria fu bagnato dal
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religiosa è curata da sacerdoti. Così le nuove generazioni crescono nella fede in Dio e nella Patria, preparate a difendere con tutte le loro energie l'Italia
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importanza per la nostra Patria.
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di disciplina, di lavoro e di fede. Gli eroi ed i martiri del Risorgimento, della grande guerra, della Rivoluzione Fascista hanno fatto la Patria
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le armi dirette contro la propria patria. Figuratevi gli Italiani! Per la scolaresca passò un brivido: e tutti, anche i più disattenti e svogliati
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di Balilla è stato quello della disperazione. I balilla di oggi non debbono disperarsi, perchè la nostra patria è grande e da un capo all'altro è tutta
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sa mai. Sorvegliamolo noi. E Marino disse: bisogna rendersi utili alla patria. Un po' scherzavano, un po' facevano sul serio. Cominciarono ad
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