Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: distinzione

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Il Corriere della Sera

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AA. VV. 1 occorrenze

qualche distinzione si accingevano a rendere conto ai giurati della loro audacia; ma alcuni dei difensori sollevavano eccezioni procedurali e

Problemi della scienza

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Federigo Enriques 49 occorrenze

astrarre dalla distinzione degli elementi di una classe, cioè a costruire un oggetto, «il concetto astratto dell'elemento della classe», il quale può

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logiche si rispecchi in una distinzione dei tipi elementari della definizione, subordinati ai concetti puramente logici.

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, contemporaneamente pensati, d'identità o di distinzione.

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Alle comunicazioni anzidette si collega uno scritto polemico di A. PADOA, che sostiene (senza distinzione delle esperienze) il punto di vista

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di questo requisito avremmo casi di causazione impropria. Ma il criterio molto semplice non ci sembra adeguato alla distinzione che si ha in vista

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distinzione fra esperienze nel discreto ed esperienze nel continuo.

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Sebbene la distinzione fra teoria ed applicazione s'introduca solo convenzionalmente a semplificare la veduta della realtà, codesta semplificazione è

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apparenza nascondono sostanze affatto diverse. In tali casi si stabilisce una distinzione importante, fra le sensazioni immediate

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Il solo punto di vista fisiologico non riesce ad oltrepassare i problemi della distinzione delle sensazioni contemporanee, o della localizzazione di

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Si aggiunga che la distinzione delle sensazioni contemporanee del tatto o della vista, riesce possibile mercè i cosidetti segni locali di LOTZE, cioè

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spazio fisiologico relativo all'osservatore stesso, e differente dallo spazio geometrico. Questa distinzione fondamentale ricorre nei «Beiträge zur

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Guardiamo che cosa tale distinzione sia divenuta per KANT!

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primitivo della distinzione stessa si è venuto trasformando attraverso il medio-evo, lo spirito dell'assoluto essendosi sovrapposto alla civiltà

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Da tutto ciò che precede siamo autorizzati ad accettare questa distinzione come fondata. Riconosciamo dunque come dato immediato della vista, il

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Questo modo di distinzione, riattaccantesi ai dati immediati della visione binoculare, non ha nulla che fare con le sensazioni muscolari che

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La distinzione comunemente accolta fra il senso di pressione e di temperatura, non esaurisce forse intieramente le varie qualità del senso tattile; e

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Quanto alla retta e al piano, la loro distinzione ci sembra, in gran parte almeno, un acquisto mediato. È vero che alcune ossa sono grossolanamente

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In pari tempo riusciremo così ad una distinzione generale dei postulati geometrici di cui è domandata una spiegazione psicologica.

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§ 18. Distinzione fra subiettivo e obiettivo secondo Kant.

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Affine alla distinzione fra apparenza e sostanza è quella tra soggetto e oggetto, fra soggettivo e oggettivo.

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Possiamo ormai dispensarci dal ripetere come tale distinzione, assolutamente presa, sia priva di senso, rispondendo per una parte ad una veduta

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relazioni, e la distinzione di esse rispetto ad altre relazioni.

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§ 19 La distinzione tra subiettivo ed obiettivo considerata positivamente.

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a valutare la distinzione, escludendo ogni pretesa di trovarvi dentro qualche cosa di assoluto.

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La distinzione tra subiettivo e obiettivo, ha un contenuto positivo per riguardo alle nostre conoscenze? In qual modo reggerà essa, poichè abbiam

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Tuttavia il processo di distinzione può essere proseguito molto al di là di ciò che appaia dall'esempio sopra citato.

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È questo un nuovo stadio scientifico della distinzione fra subiettivo e obiettivo, dove si palesa una circostanza nuova, cioè che «il modo di

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Questa distinzione si affaccia assai nettamente nei primi casi dove si tratta di moto impresso con uno sforzo muscolare o colla trazione di un

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trascendentale rigoroso. La distinzione per essere relativa non perde certo della sua importanza: l'esistenza di un dato della struttura sensoriale riesce

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Qui ci limitiamo ad osservare come l'esempio della misura c' istruisca intorno al valore scientifico della distinzione tra subiettivo ed obiettivo

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distinzione dell'obiettivo, altri elementi che restano nella sfera individuale.

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La nostra critica vuole mettere in luce altri aspetti della distinzione fra «quantità» e «qualità», una delle più delicate di cui il filosofo abbia

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Questa critica investe la stessa idea che ci formiamo della materia, a cui si riattacca la distinzione precedente.

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Lo sviluppo di simili considerazioni induce naturalmente a ritenere fittizia la distinzione rappresentativa fra caratteri o rapporti interni ed

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Ora abbiamo già avuto occasione di notare che la distinzione schematica suaccennata corrisponde imperfettamente alla realtà, quando si riguardino i

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indipendentemente dalla distinzione delle forze di origine elettro - statica ed elettro - magnetica di cui esprime la resultante. La forza magnetica viene

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Mentre la critica positiva della teoria maxwelliana riesce ad eliminare dalle equazioni del campo ogni distinzione fra forze elettriche di origine

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determinata secondo leggi immutabili, nelle sue manifestazioni. Lo sviluppo naturale di questa distinzione porta infine alla dottrina dello SCHOPENHAUER: la

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La Dinamica di GALILEI-NEWTON sembra richiedere oggi, dopo due secoli, un'ipotesi correttiva in questo senso: la distinzione astratta di certi dati

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La distinzione fra subiettivo ed obiettivo non ha d'altronde che un valore relativo, e la considerazione della conoscenza nella sua integrità

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Si tratti, ad e., di discutere l'importanza della distinzione fra quantità e qualità.

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della fantasia non infrenata da un 'senso vivo della realtà. Del resto, manca tra questi dominii, una distinzione netta, di guisa che il nascere di

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Per KANT questa distinzione è stabilita a priori subiettivamente. STUART MILL ha ripreso lo stesso concetto mettendolo, per quanto ci sembra, in una

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filosofico alla distinzione tra «fatti» e «leggi», accogliendo la veduta di A. NAVILLE (1 «Nouvelle classification des Sciences», Paris, Alcan, 1901. Cfr. la

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Vi è luogo però ad osservare una distinzione importante fra la scoperta di una stella e quella di un pianeta.

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individuo si distingue nella sua specie. E neppure accorderà troppa importanza alla distinzione di varietà o sotto-varietà, moltiplicabili a piacere.

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statica, ma anche sull'Anatomia dinamica (esempio la metamorfosi), e in particolare sull'Embriologia. Basti ricordare che la più retta distinzione fra

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Occorre dunque stabilire una distinzione relativa.

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Importa però determinare il valore di questa distinzione, in ordine al criterio classico della deduzione e dell'induzione.

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