che chiamasi velocità angolare intorno ad O, in quanto dà il rapporto della variazione elementare dell’anomalia del punto a quella corrispondente del
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Questa costante a, che in particolare fornisce la variazione della velocità in ogni unità di tempo, chiamasi accelerazione del moto considerato, il
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tutto il moto la variazione subita dalla velocità in un qualsiasi intervallo di tempo Δ t sta all’intervallo stesso nel rapporto fisso a,cioè
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attenenti alla mecanica e i movimenti locali». Cfr. Ed. Naz. Vol VIII. appunto come variazione della velocità nella unità di tempo, per il moto di caduta dei
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Galileo stabilì dapprima la legge della caduta libera, provando che è costante (a parità di tempo) la variazione di velocità lungo la verticale e
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Al fatto della costanza di variazione di velocità si collega quello che è costante il peso del grave, quali si siano le condizioni del moto: si è
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L’accennata analogia porta ad ammettere che la velocità di P subisca, durante l’intervallo di tempo Δt, una variazione (vettoriale) Δv, diretta come
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variazione di velocità Δv (nel senso della verticale) proporzionale a Δt ed indipendente dalla, velocità, da cui è animato il grave all’inizio dell
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9. Riassumendo, la variazione di velocità Δv, che si verifica durante un generico intervallo di tempo Δt, è a ritenersi diretta come F ed uguale in
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La velocità (intensiva) hΔt impressa al corpo non è altro che un caso particolare della variazione Δv, finora considerata: essa ci si presenta, per
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variazione di velocità, cioè dell’effetto di una unica forza, dalla velocità preesistente. Quando le forze sono più d’una si ha indipendenza in un senso
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durano siffatte condizioni, non risente alcuna variazione di velocità. Ciò vuol dire che il punto, se inizialmente era in quiete, vi permane in tutto
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riconnettere ogni variazione nelle modalità del moto alla presenza di qualche forza, appar naturale l’ammettere, in base ad una considerazione di
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l’azione complessiva di codeste forze è atta a mantenere in quiete il punto, cioè non determina sul punto, a partire dalla quiete, alcuna variazione
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dove T indica la energia cinetica del punto nell’istante t 0 : Cioè la variazione che, in un qualsiasi intervallo di tempo, subisce l’ energia
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Se una forza agisce come forza totale su di un punto materiale libero, l’impulso della forza in un dato intervallo di tempo è uguale alla variazione
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intensità infinitamente grande, determina sul punto materiale sollecitato una brusca variazione finita di velocità, pur imprimendogli uno spostamento
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trascurabile e una brusca variazione finita di velocità diconsi impulsi o percosse. Esse si valutano mediante il rispettivo impulso istantaneo, vale a dire
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Suppongasi infatti di aver riconosciuta la legge di variazione dei momenti di inerzia nei due casi a) e b). Saremo subito in grado di mettere in
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23. La legge di variazione dei momenti d’inerzia attorno ad un medesimo punto, espressa analiticamente dalla (16), è suscettibile di una comoda
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delle cose, che la variazione elementare dello sforzo Φ nello spessore ds di una fetta generica, cioè il d Φ , e per esso la sua intensità, sia
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Per assodarlo, consideriamo due generici punti P e P 1, di l. La variazione che interviene nell’orientazione del piano osculatore, passando da P a P
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PiQi, si ha manifestamente che, a meno di infinitesimi di ordine superiore, δl i dà la variazione della distanza fra l’anellino fisso Qi e l'anellino
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libertà. Sotto questo aspetto uno spostamento virtuale (a partire dalla supposta configurazione di equilibrio) sarà caratterizzato da una certa variazione
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spostamento virtuale del rombo che avvicini od allontani i due punti B e D. Un tale spostamento è individuato dalla corrispondente variazione di Θ; e
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variazione di distanza corrispondente ad arbitrari spostamenti elementari δP, δQ dei due punti, il lavoro complessivo degli sforzi si riduce a φδl. Cfr. n. 3
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§ 7. – Peso e attrazione terrestre. Variazione di g colla latitudine - Deviazione della verticale.
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variazione di G,
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quindi, in valore assoluto, la variazione relativa (riferita cioè all’intensità superficiale) è rappresentata da il che è meno di 1/1000 per altezze
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direttamente opposto all'attrazione terrestre G, e perciò attenua l'intensità di g. Fra l’equatore e il polo, attraverso i paralleli intermedi, la variazione
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); ma non appare senz’altro il senso del moto. In tal caso si sa dal Calcolo che, per riconoscere il senso di variazione della funzione s(t), bisogna
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fornisce il rapporto fra la variazione elementare della distanza del punto dal polo O a quella corrispondente del tempo, chiamasi anche velocità di
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