Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: tratti

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I bollettini della guerra 1915-1918

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AA. VV. 1 occorrenze

alcuni tratti a ricacciarlo con gravi perdite, prendendogli anche 60 prigionieri e 2 mitragliatrici.

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I bollettini della guerra 1915-1918

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AA. VV. 2 occorrenze

Nella giornata di ieri azioni prevalentemente di artiglieria più intense in vari tratti della fronte Tridentina.

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Azioni diversive, esplicatesi sopra tutto con intensi e prolungati bombardamenti, furono tentate dall’avversario in più tratti della fronte; su Monte

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I bollettini della guerra 1915-1918

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AA. VV. 3 occorrenze

Azioni di artiglieria di notevole intensità su alcuni tratti delle fronti Tridentina e Giulia.

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Nella giornata di ieri, su parecchi tratti della fronte Tridentina, con attività di nuclei esploranti e concentramenti di fuoco tenemmo in vivo

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Su vari tratti delle fronti Tridentina e Giulia, nuclei nemici tentarono sorprendere i nostri posti di vigilanza; vennero ovunque respinti.

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I bollettini della guerra 1915-1918

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AA. VV. 2 occorrenze

Sualtuari e violenti duelli d’artiglieria su vari tratti della fronte montana e lungo il Piave. Incendi ed esplosioni di depositi di munizioni furono

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elementi d’attacco, penetrando in 2 tratti dei trinceramenti avversari a nord della linea Cima di Val Bella‒Col del Rosso catturarono una quarantina di

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Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

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Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 42 occorrenze

anche la velocità relativa all’istante successivo t + dt. A partire da questo istante si ragiona nello stesso modo; e si è così tratti a concludere che

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Che poi si tratti di moto rotatorio risulta senz’altro dal fatto che in base alla (10) tutti i punti P tali che P - Ω sia parallelo ad ω (cioè i

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centro istantaneo di rotazione è costantemente a distanza infinita) il moto, in ciascuno di codesti tratti di tempo si mantiene traslatorio.

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’intera durata del moto potrà immaginarsi suddivisa in un certo numero di tratti di tempo, in ciascuno dei quali il moto o è costantemente traslatorio

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Va tenuta presente la convenienza di distinguere AB in due tratti: il fianco che è la porzione AH interna alla circonferenza primitiva, e la costa HB

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quindi tratti a risguardare la costante variazione di velocità (accelerazione), come dovuta all’incessante azione della forza peso, la quale si esplica

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sistema di riferimento (quando, beninteso, si tratti di sistemi che non siano in quiete l’uno rispetto all’altro).

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conoscenze, tutto fa ritenere che si tratti di un moto sensibilmente rettilineo ed uniforme e perciò privo di qualsiasi influenza sul valore della

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trascina l'intero sistema solare verso la costellazione di Ercole, in quanto, allo stato attuale delle nostre conoscenze, tutto fa ritenere che si tratti di

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Supposto che si tratti di una superficie convessa, la σ, nelle vicinanze di M, giacerà tutta al disopra, o tutta al di sotto del detto piano tangente.

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Se sono analogamente vincolati non i soli perni O ed O ', ma anche altri punti o interi tratti dell’asse (come interni a cuscinetti, lungo cui

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Supponiamo inoltre che si tratti di una funzione continua, tale cioè che a valori t'sufficientemente vicini ad un generico t corrispondano punti P(t

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pervenire ad un apprezzamento qualitativo, distinguendo, in base al criterio indicato al n. 17 del Cap. IX, se si tratti di equilibrio stabile, instabile o

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caso dell’attrito radente. E precisamente si è tratti a presumere che:

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tener conto dell’attrito volvente per rispecchiare i tratti salienti del fenomeno reale. La regola generale enunciata permette appunto d’impostare e di

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Dicasi l la lunghezza di ciascuna trave, λ (l) quella dei tratti AB', CD', e μ (λ) quella dei tratti BC', DA', con che il rettangolo d’appoggio ha i

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dividendo l’intervallo (t o, t l) in tratti Δt e moltiplicando ciascuno di essi per una (qualsiasi) delle determinazioni spettanti a v nell’interno del

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dei due tratti di filo, p. es. ad AP, le condizioni cardinali di equilibrio. Poiché le forze esterne (rispetto ad AP) si riducono a due: la F 1

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Per riconoscere se e sotto quali condizioni il filo può trovarsi in equilibrio, notiamo, anzitutto, che per l’ammesso postulato, i singoli tratti P i

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attribuito alle Φ ) lo assicurano per tutte le possibili parti di filo, siano esse tratti rettilinei [contemplati dalle (4)] o elementi prossimi ai punti P

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. sostituire qualche tratto di filo (i tratti premuti) con aste rigide.

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dei singoli tratti P i P i +1 (i = 1, 2,…, n - 1).

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L’ipotesi che i tiranti sono equidistanti si traduce nella circostanza che le proiezioni orizzontali dei vari tratti P 1 P 2, P 2 P 3,..., P n -1 P n

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22. Se un filo, oltre che da forze continue, è sollecitato da forze finite, applicate in uno o più punti interni, converrà scinderlo nei vari tratti

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Abbiamo già supposto (n. 73) che si tratti non di una retta, ma di una effettiva curva, ossia che t non sia costante. È quindi da escludere che, per

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41. Prescindendo dapprima dalla ipotesi che si tratti di una linea materiale, consideriamo un corpo S di costituzione fisica qualsiasi, la cui

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si tratti di una verga pesante, il cui peso sia trascurabile rispetto alle sollecitazioni di limiti. In tale ipotesi risulta anzitutto dalla prima

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A equilibrio stabilito, l’angolo dei due tratti di filo, che concorrono in P, deve rimanere bisecato dalla direzione della forza applicata

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che si possono applicare all’altro le considerazioni del Cap. IX, n. 13; i due tratti di filo si presentano allora come raggi vettori focali di una

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’esperienza) in tanti casi particolari che, per naturale e quasi necessaria induzione, si è tratti a ritenerlo valido in generale.

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valide in tutti i casi, purché, beninteso, si tratti di sistemi a vincoli privi di attrito.

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, cosicché da ultimo risultino tesi, fra P 1 e . Q 1, 2n 1, tratti di filo. Dopo di ciò il capo libero del filo, che esce l’ultima volta da Q 1 si faccia

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sussiste per ogni determinazione di δO, δω conciliabile coi vincoli. Per es., ove si tratti di un solido libero, codesta relazione dovrà valere come

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proceda nel senso dell’asse con rapporto costante (sia che si tratti di uno spostamento infinitesimo, sia che si tratti di un giro completo).

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Le U j sono in tal caso forme lineari omogenee nelle componenti d x, dy, d z di un generico spostamento virtuale di P. Supposto che si tratti un

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Nell’ipotesi che si tratti di un parallelogrammo articolato, φ si può assumere come coordinata lagrangiana.

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, e indichiamo con k il relativo vettore unitario. Supponiamo poi che si tratti di un’elica non degenere, ossia che l'angolo (minimo) ϑ formato dalla

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’avvertenza però che, per andare al di là dei 50 mm., bisogna che si tratti di strade molto deperite, o senza massicciata, e fangose, oppure con ghiaia.

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si tratti di pochi giri al minuto secondo.

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a) che i tratti a contatto delle carrucole si trovino in equilibrio relativo;

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A tale scopo osserviamo che, sui due tratti rettilinei di cinghia, le tensioni sono costanti Questo perché tali tratti, che scorrono con velocità

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Questo perché tali tratti, che scorrono con velocità costante, possono risguardarsi in equilibrio relativo rispetto ad assi animati da traslazione

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