’Alto But. Infine a nord–est di Stua di Ramaz nell’Alto Chiarzo.
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di Albiole e Redival alla testata di Valle Strino Noce. Il Torrione fu più volte conquistato e perduto. Infine a motivo della violenza del fuoco
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Notiamo, infine, che, come risulta dalla (22), la velocità areolare non può annullarsi Se non in quegli istanti in cui si verifichi una delle
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Aggiungiamo infine che dicesi abbassamento del proietto per una data ascissa x il dislivello fra i due punti rispettivamente giacenti sulla
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Infine chiamasi fase del moto nell’ istante t il binomio (anomalia della corrispondente posizione di P) riserbando solitamente il nome semplice di
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Notiamo infine che il diagramma orario del moto armonico come pure i rispettivi diagrammi della velocità e dell’accelerazione sono altrettante curve
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Infine se h > 0, k = 0 (la h 2 > k è implicitamente soddisfatta) si ha
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Per h 0 si ottengono i moti inversi di quelli or ora caratterizzati; ed infine, per h = 0 (h = 0) si ricade su di moti uniformi, come risulta dalla
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Notiamo infine che in un intervallo di tempo (periodo del moto circolare componente) il punto P 1 percorre l’intera sua circonferenza e quindi il
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Infine non sarà inutile rilevare esplicitamente che il prodotto scalare u x v di un qualsiasi vettore v per un vettore unitario u rappresenta in
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onde infine, tenendo conto che α = β = 0, si ottengono, come casi particolari delle (6), le equazioni di un qualsiasi moto rotatorio, intorno all
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Giova notare infine che, se i versori fondamentali i, j, k della terna Oxyz si riferiscono ad un’altra terna Ωξηζ e si indicano con αiβiγi (i = 1, 2
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Escludiamo, naturalmente, che sia τ = 0 (moto rotatorio) od ω = 0 (moto traslatorio) o infine che sia ω parallelo a τ, nel qual caso l'asserto è già
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Infine l’annullarsi in un dato istante del trinomio invariante
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assoluto il moto di P rispetto alla terna fissa, relativo quello rispetto alla terna mobile. Infine diciamo moto di trascinamento il moto rigido della terna
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è, nello stesso senso dato a tale locuzione nel caso della velocità, l’ accelerazione di trascinamento, che designeremo con a τ . Resta infine il
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c) Se infine il moto di trascinamento è elicoidale uniform e e l’origine O della terna mobile si assume sul relativo asse di moto, abbiamo
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12. Infine la (13) del n. 10 permette di dimostrare il teorema. già enunciato ed applicato al n. 18 del Cap. prec.: Ogni moto elicoidale uniforme ha
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c) Se, infine, B' è sul prolungamento di AA' (simmetrico di A rispetto ad ) la coppia A, B si porta in A', B' colla traslazione rappresentata dal
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Notiamo, infine, che il caso c) della traslazione si può riguardare come limite di quello della rotazione, immaginando che il centro di questa siasi
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Notiamo, infine, che il moto reciproco (n. 8 del Cap. prec.) ha le medesime traiettorie polari, salvo lo scambio fra rulletta e base.
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Notiamo infine che se qualcuna delle quattro curve l, λ, c o γ si riduce ad una retta, il relativo raggio di curvatura diviene infinito (curvatura
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Aggiungiamo infine che, per contrapposto ai vettori e alle grandezze vettoriali (cioè rappresentabili con vettori), i numeri (relativi) e le
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Notiamo infine che in base alla (5) dovrà dirsi di massa 1 ogni corpuscolo, il cui peso in un dato luogo abbia lo stesso valore della locale
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Notiamo, infine, che la condizione di equilibrio del punto così stabilita si presenta come una generalizzazione del postulato che al n. 4 abbiamo
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Quanto, infine, alla accelerazione complementare a t, se si tien conto della sua espressione (Cap. IV, n. 3)
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la terna di assi cui vien riferito il campo di forza. Infine, scrivendo la (11) in forma esplicita
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Notiamo, infine, che se, rispetto ad una certa terna di assi, sono X, Y, Z le componenti di F,Δx, Δy, Δz quelle dello spostamento, il lavoro è dato
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8. Notiamo infine che dalla (7) del n. 6 discende in particolare che, se il punto di applicazione di una forza conservativa ritorna alla sua
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Infine la potenza si misura in pratica in cavalli- vapore o H.P. (dall’inglese horse-power), pari a 75 kgm. per secondo e talvolta anche in poncelet
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Infine l’unità di potenza nel sistema C. G. S., corrispondente alla potenza di una forza che compie 1 erg di lavoro per secondo, non ha un nome
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Infine quantità di moto (velocità per massa) e impulso (prodotto o somma di prodotti di forze per intervalli di tempo) rispondono entrambi alla
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Notiamo infine che, quanto alle dimensioni, il coefficiente di attrito, come rapporto di due forze, è un numero puro.
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Proponiamoci infine di determinare le condizioni di equilibrio di un punto vincolato a restare su di una data curva c (pallina scorrevole entro un
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Notiamo infine che per i sistemi omogenei (μ = cost.) le (11), (11') diventano
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Infine nel caso di una linea materiale potenziante l (a cui in generale si è condotti non per rappresentazione immediata di fenomeni fisici, ma per
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Consideriamo infine, come punto potenziato, un punto interno alla crosta potenziante (R 2 ≤ ρ ≤ R 1). In tal caso il potenziale si può calcolare
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Notiamo infine che, siccome il derivato (t) è alla sua volta una funzione vettoriale di t, si può definire il derivato di il quale dicesi derivato
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È infine chiaro che si avrà una arbitrarietà molto maggiore, quando si lasci cadere la condizione che il sistema sia costituito di due soli vettori
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Infine, se si hanno più appoggi, offrenti o no attrito, si può sempre, sotto l’ipotesi (7), scegliere in infiniti modi un sistema di reazioni il cui
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Notiamo infine che, in quanto il derivato del punto variabile P(t) è un vettore pur esso funzione del parametro t, si può considerare il derivato di
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Giova infine avvertire che, almeno concettualmente, nelle considerazioni statiche che seguono, si può limitarsi, in base alle (4), a far intervenire
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loro valori nelle (11), si hanno infine due equazioni algebriche φ e ψ, atte a determinarle.
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Notiamo infine che l’integrazione del sistema (20), (21) introduce, oltre la φ, altre tre costanti arbitrarie, come si riconosce agevolmente in base
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o infine, ponendo B = - Φ sinΘ
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Notiamo infine che il comportamento delle reazioni, quale è caratterizzato dal principio dei lavori virtuali, è indipendente dal modo di
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o infine dei due vettori b e b 1 .
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Infine, nel caso di un punto costretto a restare su di una curva (priva di attrito)
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Notiamo infine che se v 1 e v 2 sono due vettori (entrambi non nulli) di componenti X 1, Y 1, Z 1, e X 2, Y 2, Z 2 rispettivamente e si designa con
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Aggiungiamo infine che un moto si dice accelerato o ritardato in un dato istante t (o in un intervallo di tempo da t a t Δt) secondo che nell’intorno
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