Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: fisso

Numero di risultati: 133 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Lezioni di meccanica razionale. Volume primo

505183
Tullio Levi Civita - Ugo Amaldi 50 occorrenze

onde si riconosce che V è la metà del momento della velocità vettoriale del punto mobile rispettò al centro (fisso) O.

Pagina 101

Chiamasi poi accelerazione del punto nell ’ istante t il limite cui tende codesta accelerazione media, quando, tenuto fisso t, si faccia tendere Δt

Pagina 106

dove O rappresenta un qualsiasi punto fisso. Il punto V così definito è manifestamente all’estremità del vettore, che rappresenta la velocità di P

Pagina 154

dove Ω designa un punto fisso ed ω un vettore di direzione fissa.

Pagina 166

dove (importa ricordarlo) Ω è un punto fisso, i vettori τ ed ω dipendono esclusivamente dal tempo, ed ω ha direzione fissa.

Pagina 170

Se, invero, scelto un qualsiasi punto fisso Ω, si considera il vettore

Pagina 172

ossia, indicando con Ω1 il punto Ω + d, che, per la fissità Ω e la costanza di d, risulta pur esso fisso,

Pagina 173

26. Moti rigidi con un punto fisso o paralleli ad una giacitura fissa. – È agevole dimostrare che per entrambi questi tipi di moti si annulla

Pagina 182

Se come origine O della terna mobile si prende un punto (fisso) dell’asse e si designa al solito con Q la proiezione (ortogonale di P sull’asse, la

Pagina 199

traslazione infinitesima lungo quest’asse. Può darsi che, anche al variare del tempo, l’asse di moto resti fisso entro il sistema S o, ciò che è lo stesso

Pagina 206

§ 7. - Moti rigidi intorno ad un punto fisso e precessioni regolari.

Pagina 208

Abbiamo visto (n. 26 del Cap. prec.) che la condizione (15) è costantemente verificata pei moti rigidi intorno ad un punto fisso e per quelli

Pagina 208

Un notevole esempio di moti rigidi intorno ad un punto fisso è fornito dalle cosiddette precessioni regolari. Esse possono definirsi, in relazione

Pagina 209

Se nel moto di un sistema rigido resta fisso un punto O (cfr. n. 26 del Cap. prec.), si ha ad ogni istante un atto di moto rotatorio intorno ad un

Pagina 209

col sistema rigido, l’altro fisso nello spazio.

Pagina 209

piano): o i due coni sono l’uno esterno all’altro; o il cono mobile è interno al cono fisso; o il cono fisso è interno al cono mobile.

Pagina 211

Un generico vettore fisso u è caratterizzato, nelle notazioni del n. 10, dall’equazione differenziale

Pagina 216

23. La circostanza che il vettore u è fisso, e quindi conserva lunghezza invariabile nel tempo, si traduce pel sistema (20') nell'integrale primo

Pagina 217

, u v, u z di un generico vettore u fisso, in particolare di ciascuno dei tre versori fondamentali della terna Ωξηζ.

Pagina 219

Un punto si muove di moto rettilineo uniforme. Studiare il moto apparente rispetto ad una terna che ruota uniformemente attorno ad un asse fisso

Pagina 221

essendo ω la velocità angolare (assoluta) del corpo, α e β le semiaperture dei due coni circolari del Poinsot (rispettivamente mobile e fisso).

Pagina 223

10. Un altro notevole corollario si ha supponendo che il moto di F avvenga in modo che un profilo solidale c passi costantemente per un punto fisso Ω

Pagina 230

lati di un angolo fisso

Pagina 231

istante, le espressioni (25) delle componenti della accelerazione del punto P che occupa, sul piano fisso la posizione generica ξ, η assumono la

Pagina 279

Perciò il luogo dei punti, pei quali nell’istante t si annulla l’accelerazione normale o la tangenziale sarà dato, sul piano fisso, rispettivamente

Pagina 280

del cerchio fisso e la Terra per centro del cerchio mobile; che il moto geocentrico di un altro pianeta qualsiasi fa parte di un moto epicicloidale o

Pagina 281

Se il sistema ha un punto fisso, i parametri e quindi i gradi di libertà, si riducono evidentemente a 3, come del resto abbiamo già osservato al n. 6.

Pagina 289

fisso.

Pagina 294

Se il sistema rigido considerato, invece che essere libero, ha un punto fisso, conviene naturalmente prendere tale punto come centro di riduzione O

Pagina 302

Di qui si vede che a caratterizzare gli spostamenti di un sistema rigido con un punto fisso intervengono tre elementi arbitrari soltanto (le

Pagina 302

In Dinamica è consuetudine costante di chiamar fisso , senz'altra specificazione, ogni sistema di riferimento che conservi posizione invariata

Pagina 332

Si consideri allora il lavoro L compiuto da F nell’intervallo di tempo da un istante fisso t 0 ad un istante variabile t, e si integri la (10) da t 0

Pagina 357

In ogni caso, se si tien fisso t 0, e si lascia variare t, l'impulso I è una funzione (vettoriale) di t,che si annulla per t = t 0 e che ha per

Pagina 359

5. Solido con un punto fisso. - Sia O il punto del solido S che si suppone fisso. Un esempio concreto è fornito da una leva o, più genericamente, da

Pagina 522

necessariamente equilibrata dalla reazione del punto fisso.

Pagina 523

fisso O. Condizione necessaria e sufficiente per l’equilibrio è la (3), ossia (giova ripeterlo) l’annullarsi del momento risultante di tutte le forze

Pagina 524

6. Solido con asse fisso. - Qui si intenderà che la immobilità dell’asse sia assicurata da speciali dispositivi, che fissino almeno due punti di esso

Pagina 524

9. Nel caso di un solido con un punto fisso O, la reazione Φ suscitata in O da una data sollecitazione, che mantenga in equilibrio il solido, risulta

Pagina 526

66. Se P è fisso (indipendente da t) il suo derivato è evidentemente nullo.

Pagina 53

Codesto numero |M a| dicesi momento di stabilità dell’equilibrio del solido ad asse fisso con vincolo di appoggio.

Pagina 540

a) Solido pesante con punto fisso. Quando il solido è in equilibrio, il momento risultante delle forze attive, rispetto al punto fisso O, deve

Pagina 541

cioè il derivato di un vettore variabile,applicato in un punto fisso, coincide col derivato del suo estremo libero.

Pagina 55

Se, in particolare, un vettore variabile v(t) si immagina applicato in un punto fisso O ed è P il suo estremo, necessariamente variabile, talché sia

Pagina 55

(con O fisso) otteniamo il corrispondente sviluppo del Taylor per il punto variabile P(t):

Pagina 56

Immaginando applicato tale vettore J(t) ad un punto fisso O, comunque prescelto, il secondo estremo è un punto P(t), esso pure funzione di t ed

Pagina 57

a norma dei diversi tipi di vincoli: per es. soli vincoli di rigidità(cioè solido libero); rigidità e punto fisso; rigidità e asse fisso, ecc.

Pagina 655

dove O è un punto fisso ed r una costante positiva, è la circonferenza di centro O e raggio r.

Pagina 74

rapporto fisso v.

Pagina 85

dicesi velocità vettoriale media di P, relativa all’intervallo di tempo considerato. Se, tenuto fisso t, facciamo tendere Δt allo zero, codesta

Pagina 90

e se si sceglie un punto fisso qualsivoglia, p. es. l'origine O delle coordinate, si ha

Pagina 91

Cerca

Modifica ricerca