condizioni del suolo e dell'abitato, in un ritmo più accelerato del giro del danaro, potesse con minori difficoltà (che del resto non furono poche) superare
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in base al criterio del n. 12, avremo che in un generico istante t il moto è accelerato o ritardato secondo che è
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sempre accelerato. Si può così dire che nel moto uniformemente vario si hanno due fasi, separate dall’istante di arresto: la prima ritardata, la seconda
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che raggiunge nell’istante dopo il quale ritorna, di moto uniformemente accelerato, all’infinito dalla stessa parte,donde è provenuto, e in ogni
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, accelerato o ritardato, secondo che in esso la velocità e la accelerazione in senso scalare (supposte entrambe diverse da zero) hanno segno eguale od opposto.
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accelerazione «l’accelerazione di l m/sec. 2», cioè quella di un moto uniformemente accelerato, in cui ad ogni secondo la velocità aumenta di 1 m/sec.
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posizione iniziale O si muove indefinitamente all’ingiù, lungo la verticale, di moto uniformemente accelerato. Si ha così un’immagine, ben
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[valore assoluto di y nell’istante (30)]; poi ricade all’ingiù, lungo la verticale, movendosi indefinitamente di moto uniformemente accelerato
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punto P, si conclude che in A la velocità è nulla, cresce allo spostarsi di P verso il centro O (moto accelerato), raggiunge in questo punto il suo
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moto in quell’istante è accelerato o ritardato.
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rettilineo uniformemente accelerato (Cap. II, n. 22) avremo fra forza F,accelerazione a, velocità v e spazio percorso s le relazioni scalari:
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applicata ad un punto materiale libero di massa m inizialmente in quiete, gli imprime un moto rettilineo uniformemente accelerato (Cap. II, n. 22) avremo
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un moto uniformemente accelerato, in cui la velocità aumenta di 1 nell’unità di tempo.
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si conclude, che, se sono entrambe diverse dallo zero , il moto è accelerato o ritardato secondo che esse hanno segno uguale o contrario.
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Aggiungiamo infine che un moto si dice accelerato o ritardato in un dato istante t (o in un intervallo di tempo da t a t Δt) secondo che nell’intorno
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