L’assidua vigilanza delle nostre guardie mandò a vuoto il tentativo.
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, specialmente nel settore di Doberdò, a mezzodì della strada che conduce a tale località.
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Nella conca di Plezzo le nostre artiglierie obbligarono una colonna nemica che da Predil tendeva verso Plezzo, ad arrestarsi e a retrocedere. Altra
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Fortunatamente non si ebbero a lamentare danni di sorta, né alle persone, né al materiale.
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Scontri a noi favorevoli si ebbero anche al Passo della Sentinella alto Sexten e in valle Visdende Piave.
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La tenace difesa dei nostri e pochi colpi di artiglieria da montagna valsero a respingere l’aggressione.
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Accampamenti nemici a Nabresina furono efficacemente bombardati dai nostri aviatori.
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Nel mattino successivo nostre truppe attaccarono e dispersero forze nemiche a Monte Valpiana nella valle del torrente Maso Brenta. Altro nostro
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Piccoli combattimenti con esito a noi favorevole hanno avuto luogo a Monte Lavanech, in Val di Daone, sul massiccio della Tofana, nel’Alto Cordevole
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Anche questo tentativo andò a vuoto per la Vigilanza dei nostri e per il rapido intervento delle artiglierie.
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Ardite e ben combinate operazioni di guerra di montagna sono state svolte dalle nostre truppe nella zona montuosa a nord–ovest e a nord–est di
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posizioni che il nemico vi stava rafforzando, e con ardita azione riusciva a sconvolgere i reticolati e a demolirne in parte i trinceramenti.
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Durante la giornata del 22 e nella successiva notte sul 23 furono dalle nostre truppe respinti attacchi nemici contro le nostre posizioni avanzate; a
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Piccoli combattimenti nella giornata del 26 ebbero luogo a Dosso Casina; sulle pendici settentrionali dell’Altissimo Monte Baldo, a Malga Secondo
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Nella zona dallo Stelvio al Cevedale continua tra ghiacci e neve l’attività offensiva delle nostre truppe, intesa a spazzare piccoli distaccamenti
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A notte, informati del felice esito dell’avanzata su Tepeleni, i bersaglieri rientravano indisturbati nelle nostre linee sulla sinistra del fiume.
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A nord di Falzarego (Rio Costeana—Boite) i nostri alpini si impadronirono di una posizione a dominio della Forcella di Travenanzes, intercettando le
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In Valle Fiemme (Avisio), scalate le ripide rocce a nord–est del Cauriol, i valorosi alpini del battaglione Monte Rosa espugnarono una forte
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In Valle di Ledro il giorno 22 respingemmo un nucleo nemico a nord–est di Lenzuno.
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Alla testata del Vanoi l’artiglieria avversaria continuò ieri nell’intenso bombardamento delle nostre posizioni a nord–est del Cauriol senza riuscire
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Nella passata notte un nostro dirigibile, lottando, contro forti correnti aeree, riuscì a portarsi sul Carso dove bombardò una colonna di truppa e
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in tal modo a 720 ufficiali e a 26.581 uomini di truppa.
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Sul Carso, dopo violentissimo bombardamento, il nemico lanciò le proprie masse di fanteria contro le nostre posizioni a nord tra Castagnevizza al
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A nord–est di Gorizia ferve la battaglia.
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Nella giornata furono fatti prigionieri 36 ufficiali e 1602 uomini di truppa appartenenti a 10 diversi reggimenti.
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Sull’Altipiano di Bainsizza conseguimmo vantaggi conquistando un importante posizione a sud–ovest di Okroglo.
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A nord–est di Gorizia, il nemico sottoposto da più giorni a perdite ingenti oppone disperata resistenza alla nostra pressione che continua decisa.
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A nord–est di Gorizia la lotta continua.
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A nord–est di Gorizia la lotta delle artiglierie prosegue incessante.
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Sulla fronte Tridentina, in Val Giudicarie, nuclei nemici che tentavano avvicinarsi ai nostri posti avanzati vennero dispersi a fucilate.
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In seguito a duello aereo un velivolo avversario precipitò in fiamme nel torrente Auzza (Avscek). I piloti restarono uccisi.
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In azioni di pattuglia a nord—est di Gorizia venne catturato qualche prigioniero.
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Sull’Altipiano di Bainsizza attacchi parziali nemici vennero respinti a colpi di granata a mano. Sul Carso catturammo qualche prigioniero.
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I difensori riuscirono a fugare l’avversario e a ricacciarlo da due posti avanzati, nei quali in un primo tempo aveva potuto penetrare.
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Nel pomeriggio di ieri, a nord della testata di Valle della Noce forti colonne avversarie, dopo larga preparazione di fuoco, attaccarono le nostre
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Nuclei avversari furono dispersi in Val Lagarina a sud di Mori.
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A sud di Rovereto, in conca Asiago e in Val Brentale nostre artiglierie furono particolarmente attive contro le retrovie nemiche.
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In conca Laghi (Posina) e in Val d’Assa, nostre pattuglie, scontratesi con nuclei avversari, li obbligarono a ripiegare.
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Nella regione nord‒occidentale del Grappa numerosi nuclei esploranti nemici vennero respinti a fucilate.
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In Val Ornic e a Fener, sul Piave altri nuclei e pattuglie molestarono efficacemente l’avversario, infliggendogli perdite e togliendogli materiale.
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abbassatisi a mitragliare e a bombardare da bassa quota, assalirono lo sbarramento nemico della Grottella, a sud di Corte. Superate le aspre
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Nel settore montano a cavallo del Brenta nostri nuclei di fanteria eseguirono stamane ben riusciti colpi di mano. Sull’Altipiano d’Asiago gli
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Tentativi di riparti di assalto avversari fallirono dinanzi alle nostre linee a sud di Mori, a Monte Corno (Vallarsa) a nord del Grappa e ad oriente
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A sud di Nago, all’alba di ieri, dopo violenta preparazione di artiglieria in gran parte con proiettili a gas, due colonne avversarie assalirono il
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Un piccolo reparto inglese riportò prigionieri da ardita irruzione nelle linee avversarie a nord di Asiago.
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lotta a corpo a corpo e strappatigli 80 prigionieri e 2 mitragliatrici gli elementi partecipanti al colpo di mano rientrarono indisturbati nelle nostre
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A nord–est di Laghi una nostra pattuglia sorprese ed assalì a colpi di bombe a mano e con vivacissimo fuoco di fucileria nuclei nemici e, voltili in
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Nelle Giudicarie una nostra pattuglia fugò a colpi di bombe a mano nuclei nemici in ricognizione sulle pendici del Monte Nozzolo.
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una ostinata difesa tentata dal nemico nella regione ad ovest di Kruscevo. Infrante le successive resistenze di forti retroguardie, a cavallo della
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Albania: Nel corso di ardite ricognizioni nella valle delle Janiza e nella regione a sud di Berat, nostri nuclei impegnarono vivaci combattimenti con
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