appartiene più. Deve imperare solo, sulla persona della prescelta, come il suo stesso destino. Se la sposa appartiene a famiglia altolocata, naturalmente il
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— a cui non si sa che cosa può riserbare il destino — con gli occhi pieni di luce, col cuore pieno di canto. Sieno dunque gli sposi circondati da una
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largito raramente e a pochi privilegiati. S'incaricherà purtroppo il destino a intorbidare il più limpido cielo e a far scendere sulla terra anche coloro
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vita deve essere ripresa con più ardore di bene, con più fede nel destino di coloro procreati dall'amore e nell'amore cresciuti e spinti verso la lotta
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vecchietti che il Destino serba così a lungo sulla terra, sono quasi sempre umili persone, la cui esistenza trascorse nel lavoro e nella sobrietà e mai si
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non lievi difficoltà della vita, e mettere a dura prova il destino di creature innocenti le quali non hanno chiesto di venire al mondo e che per
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il pane dei meno fortunati costretti alla loro dipendenza mentre forse la nascita e l'educazione dava loro diritto a ben diverso destino. Questa volta
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quella benevolenza cordiale ed umana imposta alle persone civili verso coloro che il destino ha collocato in una condizione inferiore. Non si tollererà
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È una nottata perfida!... Ah! quel destino, quando ci si mette!... Voi credete al destino?...
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Eran queste parole che aspettavo da te! E di questo tremavo! Sai che il destino ci ha travolto sempre quando già si credeva di aver vinto!...
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Ebbene: sia come il destino vuole!... E, se è un gioco, vi giuro, pagherà!... Ma il dubbio è tale, e tale la notizia che io devo sapere! E per sapere
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Era destino, vecchio scellerato!
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Era destino che ci ritrovassimo!
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potuto! Più che ho potuto! Solo quando il destino m' ha portato sulla via del mio amante, mi sono riaggrappata a lui con tale forsennato desiderio, che, se
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Questo destino nostro, maledico!... questo destino che ci serra e ci lacera, che non dà tregua, che ci insidia sempre!
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Sei la grazia, Manon!... Tutta la grazia che mi è stata portata, come un segno del destino, da quell'oscuro carrozzone di Arras!
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Sarà!... Sarà!... Lo sento. Vuoi che il destino si tramuti ora?... Non sono forse io il tuo salvatore?... Anche adesso che pare ci puniscano, è
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II mio passato! Ah! Tiberge! Come tutto è lontano! Come muta il destino!... Quello che credi eterno si dissolve, e non resta d'eterno che la fede
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che stentano a procedere. I quadri ne soffrono. Arriveranno, in parte guasti al destino. E poi il carradore gli narra di certi scartafacci buttati via
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destino, auspicavano la rovina di Roma, un novello incendio che l'avesse distrutta tutta ne si fosse arrestato avanti a nessun quartiere, e che coi
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Accademia della crusca
