perdeva la sua rigidità ed anche il suo incosciente istinto di commedia; il viso le si deformava, si faceva bianco, con due solchi di dolore infantile
Verismo
Pagina 100
era sorvegliante il suocero. Ed ecco la prima persona che, prima d'entrare nella drogheria, vedo nella strada, è appunto questo sorvegliante, antico
Verismo
Pagina 107
, saresti tu disposto a firmare una cambiale ed a lasciar accendere un'ipoteca sul tuo terreno? Io ero disposto a tutto, anche a lasciare accendere
Verismo
Pagina 111
Ed egli mi diede i denari e io firmai la cambiale. Questa, sì, egli la mise ben dentro il suo portafoglio, come il contadino aveva messo il mio
Verismo
Pagina 114
, e mi offrì del denaro: presi il primo, ma non accettai altro. Più tardi la zia mi disse che aveva sempre creduto che viaggiassi a piedi. Ed eccomi
Verismo
Pagina 115
, accompagnato da una guardia come fossi io il colpevole, provavo un senso di rimorso, ed anche un oscuro timore di cose peggiori: sentivo che con la
Verismo
Pagina 126
fra cielo e mare. La processione continua ore ed ore, dalla mattina alla sera, accompagnata dall'andare e venire dell'acqua luminosa. Al tramonto la
Verismo
Pagina 128
soffrire. Morire. Poichè non avevo la capacità di saper vivere, non mi restava che morire. Ed ecco che me ne torno sulla spiaggia, adesso completamente
Verismo
Pagina 131
staccava intera dal suo corpo rossastro; ed era tranquillo come se invece di un uomo avesse pescato un pesce. Per cambiarsi anche i calzoni mi volse
Verismo
Pagina 135
palpebre abbassate, ma lei doveva flnalmente vedere tutto il mio dolore: ed io mi vergognavo come se lei mi vedesse nudo. Come mi dava noia! Dio, Dio
Verismo
Pagina 138
non si moveva. Ed ecco d'un tratto l'uomo che stava sdraiato cominciò ad agitarsi stranamente: dapprima buttò via il sacco, scoprendo le grosse spalle
Verismo
Pagina 14
sopra uno specchio. Ed ecco il vecchio marinaio che di ritorno dalla pesca alla fiocina, con un cestino sgocciolante argento, lascia le sue orme di
Verismo
Pagina 141
' arrossato dal tramonto. Entro, sfiorando la parete come per appoggiarmi, tanto sono turbato: ed ecco la donna è lì, al suo posto, con la sua sciarpa che s'è
Verismo
Pagina 148
: sembrano grandi pesci che si ritorcono su sè stessi, con le scaglie brillanti al sole. Ed è strano il divertirsi delle onde a riva, mentre pare che il
Verismo
Pagina 151
, tornavo nell'ingresso: ma non uscivo: la noia e la tristezza mi divoravano. Ed ecco finalmente venne a trovarmi il vecchio marinaio: aveva un enorme
Verismo
Pagina 155
lontanamente complice della figlia, mi rimescolò il sangue. Feci per alzarmi ed andarmene; ma la donna sollevò di nuovo gli occhi e accorgendosi della mia
Verismo
Pagina 159
; simile all'animale da preda in agguato: aspettavo sempre: uno sguardo di lei ed ero felice; ma aspettavo di meglio; di trovarci soli, finalmente
Verismo
Pagina 166
tutto, che accettasse la mia amicizia con la famiglia Tobia ed anzi s'inquietasse perchè quest'amicizia minacciava di rompersi: invece d'un tratto mi
Verismo
Pagina 168
di nero, con la cravatta rossa, ed ebbe cura di tirarsi su i pantaloni sulle ginocchia, lasciando vedere le calze gialle sugli scarpini gialli bene
Verismo
Pagina 171
. Poi mi rivolsi all'uomo e gli domandai se non era vero ch'egli acconsentiva a prendere la mia creatura. Ed egli parve ricordarsi di qualche cosa che
Verismo
Pagina 175
che aveva sognato tanto, in quei tempi, di aver la mia creatura; le preparava di nascosto il corredino, aveva pronta la balia, contava i giorni. Ed ecco
Verismo
Pagina 176
illuminò: ed io intesi tutto. La zia assumeva il mio debito.
Verismo
Pagina 177
la chiave del cassetto dove teneva denari ed io prendevo e spendevo: è vero che prendevo e spendevo con un certo timore, senza neppure osare di contare
Verismo
Pagina 179
condannato. E andai nella camera di lei per soffocare il mio rimorso: ma ogni mia cura riusciva inutile: ella aveva la febbre sempre più alta ed era agitata
Verismo
Pagina 184
più; ed io, che in fatto di piccoli debiti ero orgoglioso e volevo non se ne avesse, feci notare alla zia che bisognava pagargli le visite: ella non
Verismo
Pagina 194
svegliandosi da un sogno, sebbene non dormisse. Io avevo il lume in mano. Vidi la fiammella riflettersi in quei grandi occhi vitrei ed ebbi un senso
Verismo
Pagina 202
misterioso fagotto: e mi pareva sempre che la bambina piangesse: sentivo i suoi lamenti dentro di me, ed erano invece i gridi del mio cuore, i battiti del
Verismo
Pagina 206
. Bisognava portarla dal dottore: ed ecco mi dirigo ancora alla casa del dottore: adesso mi orientavo bene, nella pineta, capivo flnalmente dov'era il mare
Verismo
Pagina 213
soffrire. Così Albina dormì poco quella notte: ed era scuro ancora quando si alzò. Nel rivedere il cieco provò un sentimento nuovo: le parve di aver
Verismo
Pagina 32
flutto amaro salirgli dalle viscere al cuore; ricordava anche lui il suo bambino quando lo minacciava qualche malessere e tutti intorno trepidavano. Ed
Verismo
Pagina 39
figlio, ed ecco vengono a prenderglielo, questo figlio: lo prendono come una cosa, lo fanno servo, lo mandano a soffrire, a morire: perchè? perchè? II
Verismo
Pagina 45
Michele. Ed ecco Michele con una tazza di latte in mano: con l'altra mano cerca la testa del bambino sollevato sui guanciali e gli avvicina la tazza
Verismo
Pagina 53
tutta, così, di tanto in tanto, per ogni gesto ed ogni grido del bambino. Forse era la primavera, col suo alito materno, a scioglierle quel gran dolore
Verismo
Pagina 59
davano sulla strada odoravano di vernice: ed erano chiusi. Ma più in là vedo un cancelletto aperto nella siepe dell'aia: lo spingo, senza pensarci più che
Verismo
Pagina 62
E già lo provavo: ed era questo che mi faceva soffrire. Pensavo a tutti i delitti misteriosi che vengono commessi nelle strade solitarie, nei boschi
Verismo
Pagina 75
. Qualcuno doveva entrare ed uscire liberamente nella mia possessione: a che farci non sapevo: non c'era nulla da prendere; tuttavia l'istinto della
Verismo
Pagina 78
sdegno feroce, ed io sentivo di amarla per tutta la vita. Ma lei non perdonava. Invano mi ero inginocchiato davanti a lei e le baciavo la veste: appena
Verismo
Pagina 84
, ed ebbi vergogna di me stesso. Quella sera uscii; andai verso il mare. Era una notte di luna, d'una chiarezza inesprimibile: il paese era pieno di
Verismo
Pagina 94