ad arte menzogne sul mio conto, accusato di agire contro gli altri colleghi di deputazione, sicché dovetti telegrafare all’on. Gentili perché smentisse
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della Comunità. Prima di partire, scrissi al Podestà un biglietto che sarà bene ricordare, perché comprova la rettitudine e la lealtà del mio contegno.
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partecipai perché trattenuto a Vienna, ma il mio atteggiamento d’allora fu molto chiaro e molto logico. Ripetutamente in lettere e telegrammi lunghissimi
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io lo facevo avvisare anche per mezzo dell’on. Battisti. Nel mio telegramma dicevo che sollecitassero eventualmente a convocare il consesso
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opinione è coartata da arti subdole del mio partito, e quindi è naturale che oggi vi siate convocati qui a dire il vostro pensiero. Voi siete qui a
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Quando, come deputato di Fiemme e consigliere comunale di Trento mi sono trovato di fronte all’ultima parola detta dal ministro e a completare il mio
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Accademia della crusca
