furono meditate e compiute sfidando il dolore e la morte. Scrisse Giuseppe Giusti: «Dal dolore, dal solo dolore nascono le grandi cose, e sorgono i
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dell' anima umana. Una persona leggera non sarà capace, è vero, delle cattiverie profonde e meditate, ma non sarà nemmeno capace d' un sentimento
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diligenti lavori, alle opere meditate, alle letture serie e rinvigoritrici, all'elevazione, alla comunione dell'anima con l' infinito. E temo sopratutto che
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fossero profondamente meditate, e ognuno di essi intendesse ad eseguirle fedelissimo e a farne a sè legge inviolabile, una gioventù novella comparirebbe