ragazza: - Badate, è Sua Maestà! - Ahi! Ahi! Ahi! La ragazza si sentiva un'atroce puntura al dito mignolo, e scoteva la mano: - Ahi! Ahi! Ahi! Figuriamoci
, arrivò in una campagna. Il sole, al meriggio, scottava; e lei riparossi sotto un albero. Di lì a poco ecco un lamentìo: - Ahi! Ahi! Ahi! Lei, dalla
il coltello? L'aveva dimenticato. Allora la corda cominciò a nicchiare: - Ahi, ahi! Mi spezzo! Dammi da bere. Come rimediare? Il Re si morse una vena
bellezza! Ma dopo ventiquattr'ore (era di sera): - Ahi! Ahi! Ahi! Accorsero il Re, la Regina, le dame di Corte, coi lumi in mano. - Scostatevi
, ecco dietro a lui un urlo di creatura umana: - Ahi! M'ammazzano! Ahi! Il Re si fermò, irresoluto; quel grido strappava l'anima!... E stava per
a terra: - Doveva esser quello. E per accertarsene, stese la mano e strappò due foglie. - Ahi! Perché mi strappi? Il Re, con tutto il suo gran
senza pietà... Ahi, ahi! Non posso più stare a sedere... oltre al dolore c'è anche la preoccupazione per la festa da ballo. I preparativi son quasi