d'una puntualità portata fino all'eroismo. Egli ha lasciato per ricordo queste famose parole - Io vado debitore di tutti i miei successi nella vita
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- casa mia, i miei cavalli, la mia cameriera - e simili; non si crederà autorizzata a prometter nulla, non farà doni e non ne riceverà se non col permesso
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piedi su la predella del seggiolone di noce, piangente, sperduta, urlava: - Barone! Figli miei!... Figli miei! Tutta la pazzia dei Zingàli parve si
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, compare Nittu. - Se hanno da ragionare tra loro uomini.... - No, comare; anzi è bene che voi siate presente. Dunque, signori miei, come l'accomodiamo
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intelligenza; siete uno dei miei migliori discepoli, anzi l'unico; non vi adulo. Ma, se la filosofia vi è entrata un po' nella mente, non vi ha ancora
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miei occhi, egli mi venne incontro, sorridendo bonariamente. - Caro mio.... La signora Garacci ha voluto così, e la signorina sua figlia pure. Appena
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carbone. Infatti mi pareva ringiovanito sotto i miei occhi. - Stia a sentire; riderà. E chiamò: - Ehi! Don Carmelo! Va benissimo; l'operazione è finita
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non mi riconosce più, ma io riconosco bene le persone che mi hanno soccorso nelle strettezze e in tristi momenti, voscenza devo scusare i miei compagni
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giù in fretta quasi per difendere una persona che gli apparteneva strettamente. - Signori miei!... Signori miei!... - balbettò. - A cavallo, su, a
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presente. - Nuove noie? Nuovi dispiaceri? Che era per ciò? Tutto in isconto dei miei peccati! - concludeva ogni volta. Quali peccati, povero don Pietro? I
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parecchi miei altri scritti precedenti;Vedi specialmente i quattro volumi di Battaglie d'Oggi; il discorso Libertà e Cristianesimo, l'opuscolo Una crisi
dei miei draghi assieme con me. Il Re voleva troppo bene a quel figlio unico; si strinse nelle spalle, e accettò questa condizione. Ambasciatori
vuole? - Allora ... saranno di chi saprà pigliarseli. - E se vengono i ladri? - Allora ... dirò ai ladri: datemi i vostri e prendetevi i miei. - Ma i
d'accordo, signori miei! Il Principe non poteva persuadersi che quelle piume fioccanti dal cielo e quella padellina di rame appesa al collo di sua
lupini. - Signora mia, rivolgetevi a un altro. Dei miei non so più se siano i ciottoli o i lupini. É una disgrazia, che mi accade senza che io possa
di gioia, si fermarono meravigliati di trovare soltanto piante di legumi e non un solo fiore. - Salute, compare! - Salute, signori miei. Allora
vita dei miei duecento uomini. - Vi stimo, conte; io spero peraltro che non sia questa l'ultima volta che ci incontriamo nel golfo del Messico
tutti i pescicani del Pacifico! - esclamò, retrocedendo vivamente. - Il taverniere d'El Moro! Siamo perduti! ... - Cerchiamo di aggiungere a tutti i miei
, che farete onore ai miei cuochi. - Quando suona la campana del mezzodí i nostri stomachi sono sempre pronti, marchesa. Se vedeste i miei marinai che
? - Niente affatto, signor conte. Ne ho sorpreso uno attaccato ai miei stivali ed era grosso, chiedetelo a don Ercole che se l'è mangiato vivo, senza
schifo e lo cercava. Non potendo però passare fra le navi ancorate, cercava di sorprenderlo in qualche sbocco. - Troppo tardi, miei cari, - mormorò il
! - Li attaccherei a fondo alla testa dei miei marinai. - Si vede, infatti, che bella figura fanno i marinai che montano i nostri galeoni! - osservò il
canotto prese subito la corsa, mentre il sorvegliante del faro si levava il berrettone di tela cerata, gridando: - Buon viaggio, miei signori! Il Pacifico
abbronzato, l'altro era nero e non aveva un pelo sul mento, né intorno alle labbra. - Viene? - chiese il vecchio. - Tu hai gli occhi migliori dei miei. Non
venire a capo di questa dura impresa, poiché i miei uomini non faranno un passo indietro. Siccome però sono pochi e non abbiamo alcun mezzo per
una condizione però. - Quale. - Oggi da alcuni miei amici io ho avuto l'assicurazione che la nipote del Gran Cacico del Darien è sempre in Panama
: - Mio padre ed i miei due zii, il Corsaro Verde ed il Corsaro Nero, erano venuti in America per vendicare la morte del loro fratello maggiore ucciso a
prima non c'erano. - I miei corrieri che ho mandati verso le sponde del Pacifico per avvertire Grogner e Tusley di mandarmi dei rinforzi, hanno
si mettono in caccia, ma che cosa sperano di fare? Di raggiungere la nostra nave? Eh, cari miei, non conoscete ancora la Nuova Castiglia! - Mi pare
cinque soldati con tale impeto che per poco non li gettarono a terra. - Una corsa inutile, è vero, miei piccini? - disse colui che chiamavano Diaz
là, amico! Io non ho l'abitudine di raccontare i miei segreti al primo che incontro. - E poi? Volete qualche altra cosa? - Sí, la chiave della porta
menar le mani e che questa volta non vi mancherà l'occasione di mostrare ai miei marinai il valore dei guasconi. - Spero, Signor Conte, che voi non
fiamminghi. Quando tornerò in patria le insegnerò ai miei amici. La calma meravigliosa del terribile spadaccino aveva impressionato i bevitori. Un profondo
castelli, quasi quanti ne hanno i duchi di Savoja. - So che erano ricchissimi. - Sapete per quale motivo mio padre ed i miei zii, il Corsaro Verde ed il
draghinassa. Speriamo che tutto finisca bene. Non è la pelle che mi dispiacerebbe perdere, bensí i miei dobloni. - Ci tenete tanto? - Un guascone non
, almeno non sarei disceso, di gradino in gradino, fino nel fango d'una prigione ... non avrei macchiato il blasone dei miei avi ... non avrei
i miei uomini pronti a seguirvi dove voi vorrete. - Era appunto di voi che io avevo bisogno, - rispose il corsaro. lo sono venuto qui per proporvi
ponente della casa: cosí potranno sorvegliare meglio di lassú le mosse delle cinquantine ed incoraggiare, con la loro presenza, anche i miei uomini. Il
: - All'assalto, miei valorosi! Stava per spingersi in alto, quando un uomo gli si gettò dinanzi, dicendogli: - Lasciate che vi faccia scudo, signor
condizioni. Se voi mi ucciderete, vi do la mia parola d'onore che i miei due compagni si arrenderanno, se io avrò la fortuna di fare invece la pelle a voi, ci