perdita del privilegio del porto franco di cui godeva ancora nei primi anni della unificazione d'Italia. Essa patì inoltre, e forse più di ogni altra grande
e franco, libero poi di ripigliarsi nell'uscire le ragioni del disdegno se giusto, o di riprendere quel tanto che debba preservare la nostra
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Da più di un anno c'era l'inferno in casa dell'usciere di Pretura don Franco Lo Carmine, per via della figlia che s'era incapricciata di quel bel
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sottecchi, fingendo di non essersi accorta di niente. Tanto più che don Franco, a cui Zitu continuava di tratto in tratto a regalare buoni bicchieri di vino
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Un anno d'inferno! In quella casa più non si mangiava nè si dormiva in pace, da che la signorina Maligna (don Franco ora non chiamava altrimenti la
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fresco. - Sant'Agrippina, vedrete, farà il miracolo, - ripeteva donna Sara. - Sì, come quello del Santissimo Cristo alla Colonna! Don Franco teneva
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Donna Sara capì molto tardi che la Santa benedetta non c'era entrata per niente. E don Franco, che dovette piegare la testa e cascò malato dal
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quest'uomo fuori della città - rispose franco il signor di Ventimiglia. - Chi è? - Un corriere governativo. - Senza cavallo? - Sa dove trovarlo