da tempo remoto, il canale imperiale da Pekino a Can-ton, privilegiata e intensiva agricoltura, e industrie seriche note ai greci e romani (trapassate
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delle sue popolazioni (semitiche) fiere e conquistatrici, più si accosta alla missione politico militare dei romani, — quello babilonese (cuscita) in cui
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),diffusi per tutto oriente: ordinamenti in parte copiati dai romani; ciò che attesta il genio degli arii orientali, già altamente civili, quando
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intellettuale nella civiltà, come i greci, o della propria fatidica vocazione al dominio del mondo, come i romani. La cultura classica è satura di questi
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2. La superiorità dei greci sopra i romani, è misurata nei riguardi economici dagli scritti di Cicerone (m. 43 a. Cr.), filosofo eclettico, che non
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Però l'insuperato criterio giuridico dei romani rinviene una riprova in parecchi passi del corpus iuris, in ispecie in un frammento di Paolo
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eccellenza sopra il territorio sacro (quasi l'ager publicus dei romani), la quale non poteva cedersi a terzi che temporaneamente, sono ammessi e incoraggiati
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corrotti dei romani succedette la rozzezza vergine e feroce dei barbari, ma anco nell'Europa moderna i bisogni e le consuetudini elevate delle
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Alessandro Magno, i romani da Scipione l'Africano che radeva al suolo Cartagine al mite imperatore Tito, che nella conquista di Gerusalemme e nella
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, egizi, babilonesi, romani, componenti i primi nuclei demografici potenti, accresciuti dalle conglomerazioni di schiavi. Nei paesi di colonizzazione
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, e l'orgoglio di aver la missione di reggere il mondo colle armi e con le leggi, guidò i romani ai confini dell'orbe antico. Né i barbari erano
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essere di nazione, sotto i macedoni e le aquile latine. Ed i romani del pari, nella ebbrezza di essere i dominatori del mondo, non scorgevano negli
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Romani moderni, gli anglosassoni di oggidì, imponendo colle loro espansioni migratorie istituzioni e lingua inglese a ben 400 milioni di abitanti
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, negotiatores e reliquie dei collegia opificum dei romani; — i borghi («Burg» ted., «bourg» fr., «borough» ingl.) presso le sedi di grandi signori feudatari o
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Solamente negli ultimi tempi dell'impero occidentale l'esaurimento dei latifondi e la ruinosa decadenza d'ogni ricchezza trassero i romani a
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speciali ufficiali, si riscontra secolarmente in Asia, in Egitto, a Roma (i celebri agrimensori romani), nelle razze germaniche e nei Comuni
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accampamenti) come le partenze periodiche (le primavere sacre) dei popoli migranti; e sacra l'alma tellus presso i romani, e in Germania il bosco, in Egitto
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greci e romani (Polibio, Terenzio, Cicerone), ai germani e galli, fino alle pellirosse del Nord America, ed al bramino indiano, il quale oggi ancora
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collettiva delle tribù germaniche; come la religione nazionale politica dei romani, prepara posteriormente l'accentramento sociale e di Stato dell'impero
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provvidenziali sopravvennero a maturare. La libera coscienza dei fedeli e dei martiri si temprò fra le secolari persecuzioni religiose dei despoti romani fino a
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sostanziale di essa, in India, Cina, Egitto, Persia, fra gli ebrei, fino ai greco-romani e germani. È l'attestazione di un fatto originario universale
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convivenza pacifica, come quella dei re pastori nell'Asia centrale o dei patriarchi nella Palestina o dei romani agricoltori nel Lazio. Viceversa la
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Se perciò stesso nei germani perdura più a lungo la proprietà collettiva e fra i romani anticipa la proprietà individuale (del padre di famiglia come
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rurale che risale ai greci di Omero ed ai romani di Cincinnato; nella quale, a rassodare e perpetuare la numerosa famiglia, si aggiunge alla stabilità
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