(individualismo); — della ricchezza vi ha un duplice valore, quello di uso fondato sulla utilità e quello di cambio, misurato dalla capacità o potenza di acquisto
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della propria attitudine. Donde, a comporre le stesse finanze dello Stato, il principio dell'uguaglianza proporzionata alla capacità soggettiva del
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Stato tutti i cittadini devono prestarsi in misura, non già materialmente uniforme, bensì adeguata alla rispettiva capacità contributiva (Antoine
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; sicché il valore, perciò detto di cambio, può egualmente definirsi: attitudine di più cose a permutarsi reciprocamente,o ancora, capacità di una cosa di
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i fini umani; e non già dalla capacità di queste a concambiarsi più o meno copiosamente con altre: in altre parole dal valor d'uso e non dal valore
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della sua capacità di acquisto,ossia della sua utilità non finale ma stromentale, in altre parole dal punto di vista della permutabilità. Questo
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umane interiori, ne provocano l'esercizio incessante, aggiungendo così alla potenzialità primigenia dello spirito, una capacità effettiva acquisita
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2. La capacità dello spirito umano di pervenire alla verità, cioè all'acquisto di conoscenze, fornite di certezza obbiettiva. Questa proposizione
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normale capacità di assorbimento di essa; e quindi il prossimo e più sicuro mercato dei propri scambi. Guai a un popolo che produce quasi
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forma spesso di prepotenza, di orgoglio, di cupidigia, ma non mai disgiunta da un concetto di capacità a fare il bene altrui, e quindi dal sentimento
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