. Ritiene in genere trattarsi di carbonato di calce, e nel vaso riscontrò una creta ed un’argilla d’allumina finissima.
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dominanti ritiene ossidi di ferro, e minio quello impiegato negli ornamenti di contorno. Nei bagni di Tito trovò sir Davy un vaso di terra rossa contenente
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artificiale di Plinio, che si trova nelle vicinanze delle vene metalliche, ritiene l'una un carbonato di rame e l’altra un’argilla imbevuta di solfato dello
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I verdi delle «Nozze Aldobrandine» sono tutti di rame, per ciò, concludendo sir Davy Humphry, ritiene che gli antichi avessero il vantaggio di due
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Secondo Thenard, Mèrimèe, Brunner e Lefort si ritiene fabbricato in questo modo: Si calcina portando il crogiuolo al calore rosso, una miscela di
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Terra verde naturale di Verona. — Si ritiene questo colore come un’argilla colorata dai solfuri di rame. Si trova in Tirolo, in Polonia, in Ungheria
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bizantini favevano vernici con resine sciolte in oli seccativi molti secoli prima che si dipingesse ad olio, ond’è presumibile, come ritiene sir Eastlake
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La dammara è una resina introdotta in commercio da tempo relativamente breve. Si ritiene ricavata dal pinus dammara o alba dammara, alberi indigeni
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stabilire che il restauro pittorico esiste anzitutto perchè se ne alimenta l’esercizio e se ne stimano i risultati. Vi ha di più anzi, che si ritiene
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Il rosso ritiene per la massima parte della terra rossa naturale, lo stesso rosso che si ottiene calcinando l’ocria gialla, non sembrandogli tuttavia
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Del giallo trovò due qualità più frequentemente adoperate, l’una un giallo chiaro che ritiene semplicemente un’ocria comune dappertutto dove si
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Il bianco di una conservazione rilevante ritiene essere gesso diluito in una sostanza glutinosa; e finalmente i bruni essere dovuti ad un carbone
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consistenza vitrea, M. Ettore Leroux ritiene che si mescolasse del miele alle tempere, poichè è indubitato che la tempera fu usitatissima dagli Egizi
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Il Conte di Caylus si ritiene il promotore delle ricerche che dovevano appassionare per un secolo i dilettanti dell’arte ed un numero grandissimo di
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Il terzo metodo si ritiene fosse diviso in due operazioni distinte: preparare cioè le cere colorate e sciolte, distendendole col pennello al modo
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Si ritiene condotto il più antico buon fresco nel 1391 da Pietro d’Orvieto nel Camposanto di Pisa; nè l’usanza del prepararne il disegno sull
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