bocca, al modo di dire il meglio che si può quello che si vuol dire. E tu avvèzzati a pensarci. Dirai: - Non s'ha sempre tempo. - Basterà che ci pensi
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- Signor avvocato, ci pensi lei, combini lei, faccia tutto lei; io accetto anticipatamente quel che lei avrà stabilito! - L'avvocato Ponteri si
domande: «Chi era colui?» Io zitta. Oppure: «Tu pensi sempre a colui? Eh? ... » Io zitta! Oppure: «Perché sei venuta a dirmelo? Per tormentarmi e
dubitare. Intanto pensi al rimedio ora che sa di che cosa si stratta». «Una buona serie di doccie fredde!» dissi da me. E credevo di non piú rivederlo
, quando il bambino gli riferiva le parole dello zio, rispondeva stizzito: - Pensi a morire, che io farò una fiammata di tutte quelle cartacce! - Da qualche
. Ci pensi monsignore, in ogni caso! Se dipendesse da me! Ma dipende da lassú ... Siete un incubo! Tutti i giorni! Quasi qui, al municipio, non ci sia
per cessare di amarmi!» «Non pensare assurdità!» risposi bruscamente. «Tu però in quest'istante mentre neghi, pensi: "Oh, Dio, ella indovina!"» Tornai
senz'avere studiato e che tanto non vorrei avere. Quando pensi di ritornare nel Belgio? I tuoi interessi non ti richiamano lassù? Mi hai parlato una volta
Jeanne riprende: "Dimmi quello che pensi. Credi proprio che mi abbia dimenticata?" "Non rispondo più." "Rispondi, invece! Una parola sola! Dopo ti
pensile di Praglia. Io gli dicevo piangendo: 'Ecco, è stato qui.' E don Giuseppe mi rispondeva con tanto affetto: 'sì ma non pensi a questo, pensi che il
: tu sai, tu comprendi; cosa pensi di me? Pensi che vi sia speranza di perdono? Benedetto, curvo sull'ammalato, prese a parlargli accarezzandolo. La vena
di Dio!" "Lo dice Lei!" esclamò il prete. "E Lei" proseguì volto all'arciprete "Lei ci pensi! Faccia come vuole, del resto; io non c'entro. A
viti. A Jeanne batte il cuore tanto forte che la vista le si oscura. Ella tace e non si move. Fra Antonio crede che non pensi più a Benedetto. "Ah
? Cosa pensi?" Benché ambedue, ora, tacessero, non udirono Carlino che gridava di piegare a sinistra. Egli sopraggiunse arrabbiato, le spinse
in discorso e saper qualcosa di Velleda. Non sa se mio fratello pensi a riprender moglie? Non credo perché lo avrebbe già fatto. Ormai la signorina ha
la compiangeranno, ai disonesti non pensi, essi non sono capaci di apprezzare una vita come lausa. Oh! l'inutilità dei sacrifizi! - esclamò Velleda
alla piccina quando furono sole. Non lo so, - rispose arrossendo Maria. Vedrai che se ci pensi, te ne rammenterai. Ah! si; ridevo perché lo zio mi
parlargli io, voglio sapere chi lo manda. Per carità, pensi alla recente malattia. Sono forte, - rispose ella, - e la vista di quel miserabile non mi può
di signori e di dame che le prestassero omaggio. A che pensi, Maria? - domandò Velleda. - Penso che è una bella cosa portare una corona ducale. 0163 Ma
possedeva molti come questo; - rispose Saaud - ma egli è morto e non ho nessuno che pensi a me. Se al- meno trovassi lavoro! - T'impiegherò nelle mie
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