L'Ersilia Belloro era sola al mondo, senza mamma, senza babbo, senza fratellini, senza cuginette. Erano tutti morti nel terribile terremoto che aveva
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Un giorno la mamma s'accorse che nella dispensa c'era stato un topolino a rosicchiare una mela e una coscia, di pollo. La mamma pensava: -Se potessi
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dolore per il suo babbo e per la sua mamma!
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bella, no; ma gliel'aveva regalata la mamma. Perciò la teneva molto cara. - Allora non lo voglio neppure io il tuo treno! - esclamò la Maria. Porteremo
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Lucio, tornato dalla scuola, non era andato sùbito a salutare la mamma. - Che hai, bambino mio? - gli chiese questa. Fot. R. FiorilIli. Lucio
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La mamma di Giulio è vedova, e lavora tutto il giorno per mantenere il figliuolo. Ma questi non è riconoscente. Appena uscito dalla scuola, si ferma
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birichino e lo fece accompagnare a casa. E la mamma, di Giulio poverina, pianse tanto pel dispiacere che le aveva dato il suo bambino.
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Tornata dalla scuola e salutata la mamma, la Maria correva sùbito dalla sua Bebé: - Svegliati, dormigliona! le diceva rizzandola. E la bambola
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vero niente di tutto ciò. Lo chiamavano «Spaccamonti». Una sera la sua mamma lo mise a letto e ritornò in cucina per rattoppare i calzoncini del figliolo
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L'Emilia qualche volta fa i capriecetti. Un giorno la mamma le disse: - Làvati bene il collo col sapone. Non devi aver timore dell'acqua, tanto più
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La mamma ripeteva sempre al figliolino, un bel cagnetto nero di pochi mesi: -Bada, Fifì, non mangiare troppo. se no starai male. - Ma Fifì
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subito la Maria. - Io voglio bene all' una e all'altro perchè sono tutti e due buoni e bravi - concluse la mamma. E i ragazzi trovarono che aveva
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L' Emilia così piccina sapeva fare tante belle cose. Cuciva benino, faceva la calza era in tutto d'aiuto alla mamma. Un giorno mentre si metteva un
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ad Antonietto. Ma per fortuna, sopraggiunse la mamma, e rimise la pace fra i due litiganti sgridandoli entrambi. Sgridò Antonino, per lo scherzo che
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. Florilli. Enzo tornò a casa da scuola. La mamma era uscita ed egli ne approfittò per fare l'esperimento. Prese due sottane vecchie della mamma, e se le
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un'amica della mamma Corrado, il signorino «Toccatutto», secondo il solito, cominciò a curiosare. In un angolo della stanza v'era, sopra una mensola
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non aveva che una bambola di stracci. Ma era contenta ugualmente, perchè sapeva che la mamma sua non aveva danari per comprargliene una di porcellana
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Un giorno Enzo tornò a casa tutto lieto e gridò: un quadrupede (il gatto). - Mamma senti quante cose ho imparato. Il nostro cane Tom è un quadrupede
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Tutti i ragazzi circondarono la carrozzetta. Anche Lucio e la Maria, tenuti per mano dalla mamma, si avvicinarono. Una bella capretta dal pelo lungo
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piccine, La mamma mi scrive che siete tanto buone. Perciò vi mando in dono una bella bambola che parla e cammina, e che si chiama Lolò. Lolò è sempre
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: ih, ih, ih!... - E la buona mamma, che non è andata al lavoro per poterlo curare, gli dice: -Ma prendi l'olio, sii buono! - E quegli non ne vuole
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tavola il famoso dolce. La mamma lo tagliò e tutti si servirono. E anche Tonino, che intanto aspettava impaziente vicino alla porta di casa il pasticciere
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La mamma dell'Emilia era caduta ammalata. La piccina non andò alla scuola per tre giorni, e non toccò mai la sua bambola. Rimase sempre presso il
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. . . . . » 39 Alla mamma (poesia). . . » 40 Un pensiero gentile . . . » 41 Il vento . . . . . » ivi Esso vola. . . . . . » 42 Il compleanno del babbo. I
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-, all'orecchio della mamma può sonar male lo scherzo. Se dirai una manatina o uno scapaccioncino, dirai una parola che non e d'uso corrente. Pacchina è la
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sì e il no? Ricordo un ragazzetto fiorentino che mi disse: - Io volevo che mi lasciassero andar solo a vedere il serraglio: là, mamma pencolava
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abbassava gli occhi e non trovava parole per riprendere la conversazione. - Indovino perché mammà vi ha condotto qui - disse la marchesina, rompendo
; sapeva l'ora, e indugiava a riportare alla sua mamma la risposta per cui essa l'avea mandata in qualche posto o l'oggetto che era stata incaricata di
morisse tra le mani senz'essere battezzato, presentandolo alla mamma, aveva detto: - È una castagna! Se campa sarà miracolo! - Vedendolo cosí piccino
vero. Sarebbe una scusa per una moglie onesta? Un'attenuante forse; e concedo troppo. E una mamma che conosce il suo dovere non cercherebbe simili
poserà nel cielo, ti poserà dove vorrà lei, abbandònati, non ci pensare. Quand'eri bambino la tua mamma ti portava, tu non domandavi né il come né il
frementi si tendono gli archi di tutte le vite esso tace o fanciulla. E quando la mamma mi trae dalle aride ciglia una stilla e quando la morte mi
latte. Quella voleva prendere il posto della mamma tua; ma, vedi, il Signore non l'ha permesso; la fa morire. Taci! - urlò la bambina vedendo dipinta
nell'espressione e così pura nei suoni Fra reo le domandò se era fiorentina. Sono nata a Fiesole, - ella rispose, - la mamma era russa e il babbo fiorentino
mamma circondata da molte signore e da molti amici, fra i quali non mancava mai il duca d'Astura, nè la moglie. Essi non avevano figli e Franco viveva più
saputo che la sua mamma, an- data la mattina in città per vendere uova e polli, era stata investita da un carro, e, ferita, era stata portata all'ospedale
mamma giovane e bella guardava con un lieto sorriso il bimbo, che le dormiva in grembo. Gli abiti della giovane madre, il giar- dino ben coltivato e la
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- chino un letto. In quel letto dormiva Mi- seria. Sognava e chiamava la mamma, il babbo e i fratellini. Il Manovale se la prese in collo, l'av- volse
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porto in quel momento e la mamma aveva preparato una buona ce- netta. I bimbi, ancora spaventati, narra- rono della porta di cristallo. - Bambini
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C'era una volta una bambina, che non aveva nè fratelli nè sorelle, nè babbo nè mamma. Stava con una nonna vecchia vec- chia, che non faceva altro che
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C'era una volta un bimbo per nome Fiorino. Questo bimbo non avendo nè bab- bo nè mamma, nè alcun parente, fu adot- tato da una strega cattivissima
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quassù? - Sono venuta a cercare l'erba me- ravigliosa per guarire la mia mamma, che spasima in un fondo di letto.. - O chi ti indicò la strada fra
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, nessuno gli rispon- deva. Allora salì su e vide la moglie morta e le tre bambine che piangevano. - Babbo, la mamma è morta di cre- pacuore, - singhiozzò la
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