Con Leonardo da Vinci lo studio della luce e dei colori nei suoi legami coll’arte della pittura ricevette il più vigoroso impulso, ma si arrestò
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L’arte non procede da un sistema metodico di lavoro, nè dal solo impulso della volontà, ma da un entusiasmo iniziale che pure attraverso i più grandi
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col distruggersi, si vede prendere le mosse da quell’impulso istintivo di rivendicazione dei danni prodotti dal tempo, che se è giustificabile, secondo
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L’impulso istintivo il più semplice, il primo, in presenza di un guasto qualsiasi, pel possessore di un quadro, dovette essere, come fu, rabberciare
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dire, come i pesci nell'acqua. - Per opera di magia dunque? - fece l'abate Venini. - Naturalmente, anzi per solo impulso della sua volontà, senza
dibattesse per svincolarsi ... E se io avessi aperto la mano, e lei avesse potuto seguire l'impulso della paura, del pudore, del ribrezzo dell'ignoto
curiosità dei grafologi. La mano, scrivendo a questo modo, è impedita di abbandonarsi all'impulso del pensiero; viene infrenata dall'attenzione di
rifugio nel lavoro; invano la mia coscienza di artista mi confortava con attestarmi che la statua ormai quasi compiuta, sotto l'impulso di tante
pronunciato nel nome di Dio Giustizia per impulso del Dio Amore, che non si perderebbero perché nessun moto si perde, che apparirebbero, chi sa come, chi sa
don Clemente di piegarsi verso di lui, gli disse, quasi all'orecchio: "Sa, quando mi hanno portato qua dalla villa, ho sentito un fortissimo impulso a
resta però sempre un atto libero dell'individuo. Avrebbe riconosciuto che sarebbe atto biasimevole e stolto se non rispondesse a un misterioso impulso
tempo lo aveva cacciato e ora lo liberava da una pena infamante, ubbidendo all'impulso della coscienza. Come gli scendevamo dolci sul cuore ulcerato
fatto che minaccia la mia felicità! Segua l'impulso della sua coscienza ed io seguirò quello della mia, ma non si stacchi da me, non mi respinga, non mi
piano, perché era incapace d'idearlo, anche sotto l'impulso dell'invidia e del desiderio, ma si rimise, come tutti gli inetti, nelle braccia
umiliazioni infantili, tanti piccoli dolori tenuti segreti, e ai quali doveva in gran parte l'impulso al lavoro, la febbre di conquistarsi un avvenire, di cui
loro anime si univano e i pensieri scaturivano abbondanti dalla mente, sotto l'impulso di un prepotente e reciproco desiderio di sparger tesori
l'opposizione di mio zio, che giurò di non volermi più vedere. Queste ostilità servirono d'impulso alla mia voglia di lavorare. Volevo crearmi una posizione