GARASSINI - MORINI GEMME REMO SANDRON EDITORE Dott. Prof. G. B. GARASSINI e Prof.* CARLA MORINI GEMME Sboccia da gemma fior, frutto dal fiore Cor
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combattono, al mar l'annuncio porta del tumulto che in cor m'infuria quando la nausea, quando il torpore, il dubbio, l'abbandono per la tua vista, Argia
rinnovella e rifulge più pura. Ma il cor mi punge con tristezza amara che il dì ripensa della gioia e l'alba luminosa e la speranza folle e sicura, quando
rido o se uno slancio d'arte mi trasporta se miro la natura ora risorta a vita nuova, Te sola, del mio cor dominatrice te sola penso, a te freme ogni
sonante nella notte, anzi la voce sua come un appello mi sonò in cor della mia stessa vita; mi parve dolce cosa naufragare nel seno ondoso che col
per voi a coloro che il primo passo vi mossero e il primo accento, che vi diedero il nutrimento che vi crebbe le membra e il cor. Adattatevi
, ma nel loro sorriso, ma negli occhi mi par d'intravedere ch'altra cosa vogliono dire, che nel cor profondo sì mi ferisce. Che da ogni mio gesto, che
quando m'innalza la lode e quando sfacciata mi sento la forza dei giovani anni il cor mio tace o fanciulla un superbo infinito silenzio. Pasqua 1907
via sbucarono da un cespuglio due bambine scalze: una piccolissima con i capelli biondi bruciati dal sole e la veste a brandelli; la maggiore cor una
per la spiaggia, imbarcati e scrivi a Giovanni dove sei. Il giovane le rese con disprezzo quei gioielli. Assassina! Infame! - le disse e si diede a cor
mezzo al cor- teo, per andare al banchetto. Quando il mercante vide la sposa si sentì tremare le ginocchia e sussurrò: « Bri- ciolina! » Briciolina si
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cor- reva dietro tutto disperato. Il Gigante aprì la porta e entrato nella stanza trovò sac- chi d'oro e d'argento ammonticchiati lungo le pareti. Col
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? Sedè in riva a un torrente che cor- reva, rigonfio dalle nevi sciolte; e guardò per un pezzo l’acqua che seguiva sempre la stessa direzione. Gli
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loro da mangiare dall'apertura del sacco, che cor- rispondeva alla bocca. Gli aristocratici si divertivano tanto ad imboccarli, che que- gl'infelici
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Accademia della crusca
