Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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L'idioma gentile

208872
De Amicis, Edmondo 47 occorrenze
  • 1905
  • Fratelli Treves Editori
  • Milano
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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una vergogna il non poter dire come vorrai quello che avrai da dire, il trovarti come a maneggiare uno strumento che ti sfugga dalle mani, il sentire

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più materiale di lingua che non ne potrebbe raccogliere da qualche volume di bella prosa. - Io imparai quel canto a memoria. Fu questo il mio primo

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occorrenti, e può darsi che si diverta. Dicendo questo, tirò giù da uno scaffale un grosso registro, che pareva il Libro maestro di una Casa di

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ogni passo da un dubbio, lasciare a mezzo una frase per cercare un vocabolo, doversi spiegare coi gesti come i bambini e gl' idioti, e qualche volta

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, senza trovarle, e a cui faccio festa, come si fa a un amico inaspettato, che ci venga a cavar da un impiccio. Vedo nelle parole immagini di scienziati

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l'ebbero scrittori di grande ingegno, come il Manzoni che postillò la Crusca per modo da non lasciarne cedere i margini, Teofilo Gautier, che teneva il

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tutt'altro significato da quello loro proprio. Il suo magazzino linguistico era come una tesoreria di monete false, adulterate o calanti. ch'egli dava via a

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, non ti pare che quel p. c., usato da molti, sia un po',... villanamente asciutto, salvo che si tratti della morte d' un cane? Chi, per condolersi con

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d'affari hanno soventissime volte da esporre, da dimostrare, da discutere gl' interessi - propri, con la penna o di viva voce, a quattr'occhi - e in riunioni

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genovese, e Pantalone, la maschera veneziana, e Pantagruele, figlio di Gargantua; e di là da questa maravigliosa processione, una fuga di palazzi famosi

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. - PELAR gli uccelli, le castagne, PELARSI una mano con un ferro rovente. - Farsi PELARE, per, farsi tagliare i capelli. - PRENDERE di qui, di là, da questa

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vocaboli sai il significato: ti tratto da uomo. Quelle ed altre molte appartengono a una famiglia di parole che si potrebbero chiamare: della scienza

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parecchie parole. Notiamolo per ragione d'economia. - L' albero cade dalla parte che pende. I timorati della grammatica direbbero: dalla parte da cui o dalla

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Di corsa, perchè è ancora lunga la strada, e tu la rifarai da te a più bell'agio. PIAGGELLARE, lodare, dar dell'unto, più discreto di piaggiare, e

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Da quest'ultimo esempio possiamo prender le mosse a una corsettina allegra, per vedere una quantità di modi proverbiali e di motti e d'esempi lepidi

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PRATICA. E qui ammonisco me stesso: - Si ricordi bene, signor E. D., che si dice far LE PRATICHE da avvocato, e non la pratica, come dice lei, e far

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presentavano, durante la lettura, un'altra fuga ammirabile d'immagini, di là da quella che tu vedevi con me, seguitando le mie citazioni. E ho tralasciato voci

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Ora ti debbo dire alcune, cose per preservarti da un senso di scoraggiamento, dal quale e probabile che tu sia preso a quando a quando, nel primo

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- Ci ho pensato molte volte, mi ci metterei; ma ho altro da fare, mi manca il tempo. Non le può mancare. Non c'è altra materia che si presti meglio a

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da dorare e da infronzolare con gli orpelli e coi nastrini del nostro guardaroba linguistico. Ed ecco lo, studioso della lingua che, naturalmente, a

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rotta da ogni parte, eroicamente ostinato ed intrepido, menò la spada sui barbari assalitori, e ne fece memorando sterminio. Il suo Credo era questo

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zappa sui piedi, dunque; mettiti all'opera; per qualunque via tu abbia da fare il tuo cammino nel mondo, benedirai le fatiche che avrai dedicate questo

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e delicati da esprimere, chi sa, intuisce e ricorda molte cose, e in ogni cosa vede particolari che la maggior parte non vedono, chi dalla forza del

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, se imparare una lingua straniera non è altro che imparare a tradurre in questa i nostri pensieri da quella che usualmente parliamo, come si può fare

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le sian rimaste nella mente, in maniera da diventar sue, e da venirle poi sulla bocca o alla penna nel parlare o nello scrivere, e vedrà che poco o

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Qui sento un coro d'italiani settentrionali che esclamano: - Studiare la lingua! Ma la lingua s'impara dall'uso! Da qual uso l' imparate voi, cari

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da esprimere, tante cose da dire, delle più difficili a dire e a sentire, e che può e sa dire essa sola, e che da lei sola si vogliono udire? E come

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Ritorno a te, giovinetto. Hai visto che cosa s' ha da rispondere a chi dice: - Che importano le parole? - A quella risposta debbo fare un'aggiunta

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sopra un bastone; quelli, per poter raccogliere il periodo che scappa da tutte le parti, fanno lunghe pause, anche nel dire una bazzecola, fingendo un

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parte da quel disprezzo, perchè diceva egli stesso che spessissimo andava a pescare non per altro che per isfuggire alla noia di barattar del fiato

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che in tutti quei casi dubbi, frequentissimi, sono da usarsi, in modo che sian sempre le prime a venirti sulle labbra, e avrai fatto con questo un

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famiglia? Ti pare che i ragazzi ne facciano profitto? Risponderei di sì, con gran piacere, alla prima domanda, se non avessi un gran dubbio sulla risposta da

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prova? Desiderate ch'io vi persuada con gli esempi? E io vi contento, nel miglior modo che m' è possibile, così alla lesta. E comincio da te, piccolo

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non pigli caffè perchè non ti prova, e chiami cotti i fichi d'India maturi, e occhi cattivi gli occhi e malati; a te che parti al villaggio, e torni da

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buffe e antipatiche, non è vero? E lo stesso effetto producono quelli che parlano affettato. Ci dispiacciono perchè, parlando diversamente da noi

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"sul retto cammino....- T. - (Che insopportabile seccatore!) Ciò dicendo, sorsero ambedue da terra, e mossero alla mia volta.... P. - Approvato, e con

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, tutto fiorito di parole e di frasi eleganti. Era vedova e sola, come la Roma di Dante; non più giovane, d'ottimo cuore, stimata da tutti; ma aveva un

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, baluginare, me le terrei in bocca, perché son certo che tutti quanti, udendole da me, rimarrebbero come stupiti, e direbbero fra sè, e fors'anche forte

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male è come una bella musica sciupata da un cattivo sonatore. Che vale che la nostra sia una lingua ammirabilmente musicale se noi in mille modi ne

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suono duro o molle all's, e dolce o aspro alla z dove tale dev'essere; non come si suol fare da noi, che pronunziamo ad un modo rosa fiore e rosa

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ed osservo: che è per quasi tutti una sodisfazione d'amor proprio il sentir parlar bene l'italiano da un concittadino della loro stessa regione, perchè

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! - Bandiva il dittongo uo da ogni parola: non diceva più che core, omo, bono, spalancando la bocca come per inghiottire un ovo sodo. E gl'icché t'ho

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parlasse sul serio o per burla, e aspettando che da un momento all'altro ripigliasse il parlar naturale. Di quando in quando, per effetto di quel suo

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impressa; ma pensarci un po', cercare d' intenderla da noi stessi, segnarla nella nostra mente con un punto interrogativo; al quale essa rimarrà poi

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tutti i secoli con la matita alla mano, sottolineo ogni parola e ogni locuzione che mi riesca nuova, e mi paia efficace, e usabile anche da uno

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riguardo ai vocaboli. Darò alla tua domanda cinque risposte, le quali mi furor date (quattro per iscritto e una a voce) da cinque studiosi, che interrogai

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Io sono nello studio della lingua, come in ogni altra cosa, un uomo d'ordine, e in questo vo fino alla pedanteria. Fin da quando principiai, mi

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