: - Ih... aaa.... Ih... aaa! - I padroncini stessi, che prima gli volevano bene, furono così annoiati dal suo continuo ragliare che lo venderono: ed egli
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Quel monello di Giulio, invece di tornarsene a casa dopo la scuola, scappò a girare per i campi. Dalla Rivista «Modelli d'arte decorativa» ADOLFO
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spalancava i due occhioni celesti, muoveva, le braccia, le gambe, e diceva, Mamma! -Ora rifarò il lettino! - proponeva Bebè, la dormigliona. l Emilia, che
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e si picchiarono. Nella zuffa si stracciarono perfino i bei vestitini, che erano costati tanta fatica e tanti soldi ai loro genitori.
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vero niente di tutto ciò. Lo chiamavano «Spaccamonti». Una sera la sua mamma lo mise a letto e ritornò in cucina per rattoppare i calzoncini del figliolo
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L'Emilia qualche volta fa i capriecetti. Un giorno la mamma le disse: - Làvati bene il collo col sapone. Non devi aver timore dell'acqua, tanto più
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' più ordinato, sarebbe una gran bella cosa, e chi lo conosce gli vorrebbe anche più bene, perchè, nonostante i suoi difetti, Lucio è buono.
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anche se dice la verità. E questo è ciò che capita a tutti i bugiardi
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cattivo e volle regalare alla sorella l'intero confetto. Ma la Maria lo divise in due, metà per uno. E i due fratellini lo trovarono eccellente.
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dimenticava sempre i savi consigli della mamma. Un giorno trovò in cucina un gran pezzo di burro. Fifì aveva già fatto colazione, ma volle ugualmente assaggiare
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veder bene da vicino la regina. Com'era bella la Regina Elena! I due ragazzi avevano gridato anch'essi a squarciagola: Evviva, evviva! Ora non sapevano
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anche noi! - soggiungevano gli altri due, Anulare e il più piccino che si chiamava Mignolo. E tutti i cinque fratelli lavoravano insieme d'amore e
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Gigetto, si alzava sempre appena sveglio, come devono fare tutti i bimbi buoni e cari. Un giorno Antonino pensò di fare uno scherzo al signorino Marmotta
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Che bella stagione è la primavera! Il sole è tepido, il cielo quasi sempre sereno. Quanti fiori nei giardini e che bel verde pei campi! I fanciulli
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Che vento tirava! I ragazzi uscivano dalla scuola, e il vento faceva loro volar via i berretti. Quasi tutti gli scolari allora incominciarono a
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I. Che sí fà? Il giorno dopo era il compleanno del babbo. - Che si fa - chiese la Maria a Lucio. - Portiamogli un bel mazzo di fiori - propose Lucio
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essere bravi come sei tu. Gradisci i fiori e tanti baci. I tuoi LUCIO E MARIA.
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belli! La Maria colse molte viole mammole. E i fiori e la lettera furono messi sullo scrittoio del babbo.
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sempre pronto il solito ho paura. Paura di che? Non lo sapeva forseneanche lui. Gennarino il pauroso. E intanto era diventato il divertimento di tutti i
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sgabello, fece per mettere le mani nell'acqua. Ma.... Zac! Lo sgabello gli sfuggì di sotto ai piedi, e Corrado, la vaschetta e i pesci, tutto andò per
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; i canarini sono bipedi e le lucertole del cortile sono rettili. un bipede (un'oca) - Ih, che nomi difficili! - esclamò Antonino, il fratellino di
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commesse; ed era tanto grata alla buona e paziente Emilia. Qualche volta dimenticava ancora i doveri di fanciulla bene educata; ma sùbito se ne accorgeva
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Tutti i ragazzi circondarono la carrozzetta. Anche Lucio e la Maria, tenuti per mano dalla mamma, si avvicinarono. Una bella capretta dal pelo lungo
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I. Il babbo scrive alla Lisetta e alla Bettína. Un giorno la Lisetta e la Bettina, due buone e care sorelle, ricevettero da Parigi, una città lontana
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Un giorno la signora maestra cundusse tutti i suoi scolari a fare una passeggiata fuori di città. - Che bel sole! - dicevano i ragazzi tutti contenti
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Sentite come strilla e fa i capricci? Sì, Giulio, proprio lui, che fa i capricci come un bambino dell'asilo. Amor materno. - Non lo voglio; è cattivo
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fanno i bocconi così grossi, ghiottoncella! Tu sei una bambola incorreggibile! Ti bo detto cento volte che non si fot. R. Fiorilli Una lezione di
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. . . . . » 39 Alla mamma (poesia). . . » 40 Un pensiero gentile . . . » 41 Il vento . . . . . » ivi Esso vola. . . . . . » 42 Il compleanno del babbo. I
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elementari maschili e femminili Per gli allievi : Serie I 10 racconti L. - 20 » II 20 » L. - 40 » III 30 » L. - 60 » IV 40 » L. - 80 » V 40 » L. - 80 Per
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bambole le scolare. Maestra e bidella fabbricarono una cattedra. la cattedra I tavolini e le sedie della stanza da pranzo di Bebè, la bambola, facevano
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gentil dal sapere, e amor dal cuore. CORSO COMPLETO DI LETTURE ad uso delle stuole elementari maschili e femminili secondo i Programmi e le Istruzioni
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