su una pubblica piazza. Rokoff, comprendendo che la sua esistenza stava per finire, era stato preso da un tale eccesso di furore, da temere che
vostra provvista di tè - disse Rokoff. - Quale accoglienza ci faranno? Voi che siete ancora vestiti da cinesi non avrete nulla da temere, ma io? - Ci
un nostro compatriota. - E perché non dirlo? Che cosa può aver da temere da noi? - Ho notato un'altra cosa, Rokoff. - Quale? - Che quando il capitano
, seminascosto fra le rupi. Fra una mezz'ora ci libreremo sopra le sue capanne. - Vi passeremo sopra? - Che cosa possiamo temere? Ci terremo a una altezza
che i mongoli possano girarle, trascorreranno molte ore e noi guadagneremo tanta via da non temere più di venire raggiunti. - Nondimeno teniamoci
vette dei Kentei. All'indomani la riparazione era finita. L'ala era stata rinforzata così robustamente, da non temere che dovesse cedere anche dinanzi al
cominciato un vero fuoco di fila, facendo cadere uccelli e lepri in tale abbondanza, da temere che la scialuppa non potesse contenere tutta quella selvaggina
dovevano temere né gli aspri sentieri di quelle orribili montagne, né i freddi intensi degli altipiani. Due cavalli più robusti, col mantello bianco
nostra qualità di stranieri non buddisti, avremmo più da temere che da sperare un cordiale ricevimento - rispose il capitano. - Continuiamo perciò il
? - chiese il comandante, che non riusciva a frenare il riso. - Andiamoci, signore - disse Fedoro. - Sotto la protezione d'un monaco nulla avremo a temere
numero tale da temere un furioso assalto. Se ne vedevano dappertutto e s'avanzavano lentamente e incessantemente, stringendo i loro ranghi. Come il
rispettosamente e uscirono, facendo cenno al cosacco di seguirli. - Bada, Rokoff - disse Fedoro. - Non temere - rispose l'ex-ufficiale. - Farò stupire tutti