Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Risultati per: mia

Numero di risultati: 62 in 2 pagine

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Manuale pratico di cucina, pasticceria e credenza per l'uso di famiglia

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Lazzari Turco, Giulia 1 occorrenze
  • 1904
  • Tipografia Emiliana
  • Venezia
  • cucina
  • UNIFI
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16. Salsa di pane. — Bollite mia grossa cipolla nel brodo con molto pepe, sale e noce moscata, passatela dallo staccio e versatela insieme al brodo

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XXI Legislatura – Tornata del 1 marzo 1904

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Biancheri 11 occorrenze
  • 1904
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
  • s
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Mel. Ringrazio l'onorevole sotto-segretario di Stato della risposta che ha dato alla mia interrogazione, ne prendo atto e mi auguro che all'onesta

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Mi permetta l'onorevole Socci che almeno esprima intera la mia opinione e non mi faccia pentire di aver dichiarato che nei rapporti di diritto io

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Pellegrini. E non è sempre colpa mia!

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Pellegrini. Sì, del solito zelo degli estremi sinistri. Anzi, se posso dire intera la mia opinione, dirò che c'è qui un'Estrema Sinistra che fa

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profonda delle anime nostre, non della mia,

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colleghi sanno che non è oggimai raro il caso di donne professanti la medicina, e per mio conto considero come un ornamento della mia città la signorina

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Altrimenti anche i Consigli dell'ordine e di disciplina potrebbero essere di opinioni diverse e contraddittorie, e forse della mia opinione.

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conseguenza di quella all'ufficio di avvocato, secondo la legge che governa l'esercizio delle due professioni. Questa mia osservazione modesta ho creduto

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mia proposta e lascerò che si proceda oltre, ferme le dichiarazioni e osservazioni da me fatte dianzi sulla limitata efficacia della legge.

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mia iniziativa per la determinazione di confini fra i comuni di Milano e di Greco Milanese, poichè a tal proposta di legge si connettono vitali

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in tali condizioni da non potersi umanamente più protrarre la discussione di questo disegno di legge. Prego quindi la Camera di consentire nella mia

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XXI legislatura – Tornata del 28 gennaio 1904

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Biancheri 7 occorrenze
  • 1904
  • politica - sedute parlamentari del Regno d'Italia
  • UNITUSCIA
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di cui Ella mi è prodigo, caro Presidente, si compiacque inviarmi, mi è d'indicibile conforto, e La prego di rendersi interprete dei sentimenti di mia

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I suoi funebri furono solenne, eloquente manifestazione di tanta concordia. La mia città non vide mai spettacolo così commovente: tale da superare in

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la mia parola alla commovente commemorazione fatta dal nostro illustre presidente il quale ne compendiò la vita operosa e le benemerenze patriottiche

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patriottica terra d'Iseo; dopo di allora, nei primi Comizi elettorali fu eletto deputato in due collegi della mia provincia. Optò per Iseo e fu di quel

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Giuseppe Zanardelli è per ricordare le benemerenze sue verso la mia Provincia nativa, è per manifestare alla Camera il generale, unanime compianto, che

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Egli, temprato d'acciaio, con giovanile ardore nella tarda età percorse le campagne desolate della mia Provincia, visitando i più remoti villaggi, i

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gratitudine verso Giuseppe Zanardelli. Di qui, come quando ne accompagnai la salma in Brescia, a nome della mia nativa Provincia, per quello che fece per essa

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IL RACCONTAFIABE - Seguito al "C'era una volta …"

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Capuana, Luigi 13 occorrenze

mettevano al sole davanti la porta di casa, e stavano lì lunghe ore a guardare i bambini che facevano il chiasso. - Ricordi, moglie mia? - Ricordi, marito

volontà, di Dio, come le aveva detto la nonna; ma la notte, nella sua misera cameretta, si metteva a piangere, zitta zitta; e pregava: - Nonnina mia

lasciava menare pel naso da quella donna. - Babbo, vostra moglie m'ha picchiato! - Perché non la chiami mamma? Chiamala mamma. - La mia mamma non è

facevano parere più brutte fin le toppe, non ne vollero più sapere di lui e del suo lavoro. - Figliuola mia, come faremo? - Faremo la volontà di Dio. Il

pesci. Ho venduto barca, reti e ogni cosa, e il denaro è già. finito. Non so fare altro mestiere. Moriremo di fame io, mia moglie e Bambolina. - Senti

andare; la mia sorte vuole così. Pianti, grida disperate: - Non sarà mai, figliuola mia! Non sarà mai! Ma la Reginotta s'ostinò: - Lasciatemi andare. Il

odore che avrebbe risuscitato un morto. - Oh, che miracolo, figliuola mia! Siamo ricchi! Nella padellina fumavano due costolette da bastare anche per

. Il Re aveva una figliuola e voleva maritarla. - Chi vuoi sposare, figliuola mia? Il Reuccio di Francia? Il Reuccio di Spagna? Il Reuccio di Portogallo

Re stupì. - E dov'è la tua corona? - Sotto il letto di mia madre. Il Re mandò a cercare nella casetta affumicata sotto il letto della povera donna

guidaleschi. - Il Re è padrone anche della mia vita. L'asino è lì; menatelo via. Fanno per accostarsi, e l'asino si rivolta, spara calci alle gambe e

mia parola. Chi lo sentiva? Lo vedevano gesticolare con le braccia e muovere le labbra, quasi fingesse di parlare. Il Ministro accostò l'orecchio alla

stette zitto e andò a chiudersi in camera sua. Non voleva più uscirne. Quand'era solo piangeva: - Ah, Trottolina mia! Non puoi dirmi più: Buon giorno

all'agonia. - Ah, Mastro Acconcia-e-guasta, salvate la mia cara figliuola! - Ah, Real Maestà, salvate il mio caro Succhiellino! - In che modo? - C'è un

Oro Incenso e Mirra

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Oriani, Alfredo 3 occorrenze

certamente; nella mia parrocchia non vi è alcun signore di questa forza. La contessa Naldi ha potuto fare così perché rimane vedova senza figli. - Già. A

cantò con voce squarrata: Fior d'erba amara. Per me non torna più la primavera, Ma tu conserva un fior per la mia bara. - Ohé, Rocco, bene! - Non

, sovvèngati qualche volta di me, che ti avrò amato colla stessa costanza della terra che gira intorno al sole, sovvèngati della mia vita, che sarà sboccata

I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 15 occorrenze

contro gli uomini di razza bianca. - Non metto in dubbio ciò che mi dite e per darvene una prova ecco la mia mano signor ... - Dimitri Rokoff ... del 12o

giorno di festa e la cena ci aspetta; a più tardi maggiori spiegazioni. Ditemi, però: avreste paura di dormire nella mia stanza? - Io! - esclamò il

l'aria liquida a mia disposizione? Vale meglio del cotone fulminante e di tutti gli altri esplodenti finora inventati. Ora lo vedrete. Il capitano

andremo noi? - Lo saprete presto. - Su quei monti che si delineano laggiù? - L'Arracan non è la mia mèta, per ora. - Allora andiamo verso il mare. - Sì

alla mia promessa. La nostra rotta sarà il Bengala, dove voi potrete trovare subito qualche nave in partenza per l'Europa. In una ventina di giorni

salsa? - Sarà impossibile saperlo. Assaggia, amico Rokoff. - Non è cattiva, almeno alla mia bocca. - Allora divoriamo, finché si scalda l'acqua del tè

. - Siamo carichi di selvaggina, abbiamo fame e la nostra barca è lontana. - La mia casa non è un albergo - rispose il tartaro, che pareva assai

non esistevano passaggi segreti; ho chiuso la mia stanza con una porta che potrebbe resistere anche ad un pezzo d'artiglieria; ho delle armi a portata

coll'Europa. Vi rincresce? - Tutt'altro, signore. E che cosa avete telegrafato alla mia casa? - Che voi, per circostanze inaspettate, non avete potuto

- disse Rokoff a Fedoro. - Sono tristi le steppe del Don e del Caspio, ma anche questo deserto non è allegro, in fede mia. Si vedessero almeno degli

. - Ed io pure - disse Rokoff. - Speriamo che non trovi anche là qualche principessa che s'innamori della mia barba rossa. - Ci guarderemo

sono per venire qui ad acquistare cinquecento tonnellate di tè. - Siete un negoziante di tè, voi? - Sì, e la mia casa si trova a Odessa. - Siete venuto

voce imperiosa. - Amici - rispose il capitano. - Da dove siete caduti? Avete schiacciato la mia capanna. - Siamo pronti a indennizzarvi dei danni che

piombassero addosso, non ho potuto completare il mio lavoro e non ho fatto che delle rilegature, signore. La colpa è mia, ma il tempo stringeva ed il pericolo

venivo gettato giù. - Vi ha piantato le unghie nelle spalle? - Non ne ha avuto il tempo; ha lacerato solamente la mia casacca. - E la mia carabina è