Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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I FIGLI DELL'ARIA

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Salgari, Emilio 23 occorrenze

lacca e madreperla e con scaffali d'ebano intarsiato. Nel mezzo v'era il letto del ricco cinese, basso, massiccio, in legno di rosa, con ricche coperte di

Sing-Sing era il vero tipo del cinese, tipo che è così differente dal manciuro che appartiene alla razza dominante. Era un uomo piuttosto tozzo

Un cinese piuttosto attempato, tozzo, dall'aria arcigna, con una lunga coda che gli batteva le calcagna e un paio d'occhiali giganteschi che gli

ingombri di ghiacciai. Il capo della scorta si era fermato dinanzi a un'ampia gradinata che metteva a un vasto edificio di stile cinese, coi tetti doppi e

accennava a cessare, malgrado il proverbio cinese che dice: "la notte è fatta per dormire". Pareva anzi, contrariamente alle abitudini dei flemmatici cinesi

cinese, quantunque ne indossiate il costume, è vero? Invece di rispondere a quella domanda, Rokoff aveva chiesto: - Ditemi, signore: sono vivo o sono

: perché cambiare? Ecco il ragionamento della magistratura cinese. Una, sola tortura è stata abbandonata, la terribile colonna di fuoco, inventata

presidio cinese per frenare le tribù nomadi del deserto che esercitano, su vasta scala, il brigantaggio contro le carovane degli zingari. All'alba il

lui e lo rialzò, dicendogli in cinese: - Salute al capo dei buddisti del lago sacro di Tengri-Nor. Il Lama con un gesto fece uscire i monaci, prese

muraglia cinese. Questa gigantesca opera, che per molti secoli fu creduta immaginaria, è una delle più colossali e anche delle più meravigliose

I tibetani, al pari di tutti i buddisti dispersi nell'India, nell'Impero cinese, nella Mongolia e nel Turchestan, credono ciecamente alla

, specialmente fra questa oscurità. Fedoro mosse incontro a loro alzando le mani e dicendo in cinese: - Pace! ... Pace! ... I sei monaci stettero un momento

abbiate alcun timore - disse il capitano in cinese. - Ma voi siete uomini! - esclamò il calmucco, nella egual lingua. - E chi volevate che fossimo

sussurrarono alcune parole, guardando di traverso i due europei, poi il più anziano si volse verso Fedoro, chiedendogli: - Voi comprendete il cinese? - Sì

cannocchiale. - Siamo sui confini dell'antico impero cinese; al di là vi è la Mongolia. - Andremo a vederlo? - chiese Fedoro. - Anzi, seguiremo per qualche

! Udendo quelle parole, pronunciate in lingua cinese, il capitano non aveva potuto trattenere un gesto di stupore. - Voi mi aspettavate! - esclamò. - Chi

Fawahir, Gerard il Chipca-Pic ai confini della Tartaria cinese, poi Hodgson e il tenente Herbet visitavano la catena centrale, scoprendo nel 1821 la

fare con dei briganti, si erano messe a urlare disperatamente. - Pace - disse il capitano in buon cinese. - Non temete nulla dall'uomo bianco, che è

cinese propriamente detto. Non è veramente un deserto arido, come quello africano, e nemmeno così infuocato, anzi d'inverno è freddissimo in causa dei

famoso Nanhai-tze, uno dei più splendidi parchi del mondo, che si estende al sud della capitale cinese, da cui si trova separato da una piccola pianura

verso l'India, verso la Mongolia, verso il Turkestan e nelle fertili vallate dell'impero cinese. Un vento freddissimo, che faceva vibrare le ali dello

tranquillo. - Che cosa temete? - chiese Fedoro. - Non dimentichiamo che noi siamo stranieri e che l'odio del cinese e del tartaro verso l'uomo bianco non è

non molta distanza dalla via carovaniera che va da Sa- ciou, città cinese, a Uromei, grossa borgata mongolica, passando per Artsi e Pigian. Il

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