rivolse alla sorella maggiore: - Ti raccomando quella poverina. Ora che non ci sarò più io, non esser con lei sempre cattiva come pel passato. É buona
prosa letteraria
raccomando, mi raccomando! - si udiva la voce acuta di Teresa, la ricca ostessa, alta, grassa, odiosa, quantunque non brutta, per la esosità della avarizia e
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