col ripieno di salsicce fresche. poi si richiudono come prima, legandole tutt’attorno con un filo. Poste in una casserola su fette di lardo e cipolla
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, che il mestolo vi resti fermo, la si riversa come un panetto sopra un tagliere di legno, che si serve sul medesimo e con un filo se ne tagliano giù
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braciuoline serve pure la noce, nonchè la parte consimile alla coscia, e si trinciano contro il filo. La carne aderente all’osso, dopo distaccate le cinque noci
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Preparazione degli escalopini o filetti. Per quest’ultimi si taglia dietro il filo la carne dell’ombolo, coscetto o quella del pezzo dorsale in
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Con ripieno farcito. Sopra filetti di carne battuti si stende un farcito di porcina o vitello (pag. 41); avvolte su se stesse e legate con un filo, s
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miscela di lardo pestato, briciole, 3 acciughe schiacciate, maggiorana e zenzero, e avvoltolata su se stessa si lega con un filo. Indi si mette a stufare
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spago. Dopo rosolato da tutte le parti e levatone il filo lo si trincia a fette.
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Con foglie di vite e crostini. Giovani quaglie s’involgono in foglie di vite e fette di lardo, saldandole con filo; infilzate sopra spilloni, che si
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petto dopo toltone il filo.
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arrosta, midollo d’ossa e tuorli, lo si stende sopra i filetti, che arrotolati si legano con filo, per metterli a stufare nel grasso con radici e
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; quindi si arrotolano a guisa di salsiccette e si legano mollemente con un filo. Adagiate in una casserola si fanno soffriggere lestamente nel grasso, e
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allargando colla mano la parte verso il collo; distribuito il ripieno, si cuce l’apertura con del filo grosso, che si leva quando il petto è arrostito.
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, si leva la pellicola, si sala e pesta energicamente col batticarne per 15 minuti. Indi si arrotola su sè stessa (in modo che il filo della carne
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piegano onde poterli cuocere in recipienti rotondi, passando con un agone attraverso il corpo un filo che si rannoda tra bocca e coda. Si scotta dipoi il
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Col brodetto va servita comunemente la polenta riversata su d'una tavoletta rotonda in forma di focaccia che si taglia a fette con un filo, oppure si
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Pesce lardato. Si spoglia d’un lato solo la pelle ad un bel pesce, lardandolo in fitte file con lardo; legatane la testa con un filo, si pone il
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ricopre di una carta burrata, per farlo arrostire 1 ora, bagnandolo diligentemente col proprio sugo. Levato che se ne abbia il filo, si pone il pesce sul
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sopra un piatto. Si può anche scottare lo zucchero a mo’ di rete con un filo di ferro arroventato.
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ghiaccio, ed adagiati sulla lamiera sopra un graticcio di filo di ferro, si rimettono ad asciugare nel forno caldo.
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spingono dalla buccia. Per 1/2 chilo si cuoce 1 chilo di zucchero al piccolo filo, lasciandolo raffreddare. Dipoi si prendono 2 cucchiaioni pieni di
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coperte. Ridotte tenere si levano ancor calde una per una dall’acqua, indi si pelano e passano. Si cuoce al gran filo l’egual quantità di zucchero
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Nel trinciare la carne di bue, la lombata e generalmente tutti i pezzi grossi, è importante d’osservare il filo della carne, tagliandola a fette o
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Dal coscetto si staccano comunemente i singoli pezzi di carne separati da pellicole, trinciandoli contro il filo e riunendoli poi di nuovo come
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si innalza. Fig. 3. casserola di filo metallico Se il fumo è denso, allora il calore è soverchio, bisogna tirare indietro la casserola ed aggiungervi
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sopra una forma unta coll’olio di mandorle, alcune gocce delle quali si tira un filo tutt’attorno lo stampo, aggiungendovi sempre dell’altro zucchero
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schiumarola immersa si forma un filo con una perla in fondo, che ricade nello zucchero mentre il filo si ritrae sulla schiumarola, questo è il secondo grado
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provvedere con della brage sul coperchio, che la vivanda cresca bene e la umidità venga assorbita. Fig. 4. pentola Papin Fig. 5. coperchio di filo
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uniformemente; oppure s’immerge la superficie di piccoli dolci nella vernice, ponendoli poi ad asciugare di preferenza sopra una gratella di filo d’ottone
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pollice e distaccandolo, si formi un filo. Raggiunto che avrà questo grado, la si toglie dal fuoco, la si sbatte sinchè si formi una pellicola, e si
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