maldicenza propriamente detta, non criticano, non offendono con il ridicolo; lanciano piccole frecce di carta; e se vogliamo, le lanciano con grazia: ma
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antinazionale. Ora noi vogliamo mostrare che la taccia è una calunnia, interessandoci della questione universitaria la quale non è questione di classe, ma dell
in rapporto gli interessi dei lavoratori? Se realmente noi vogliamo che gli sgravi sieno un beneficio, che vada a ricadere anche a favore di coloro
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a ciascuno degli eredi; ed ha ragione in molti casi. Ma noi questo non vogliamo, perchè turba il concetto che ha sempre guidato, e guida, la
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quarti. Ma questa non è la questione che mi preoccupa. Noi vogliamo invece col nostro emendamento stabilire la questione di principio, che cioè si
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numero delle sue artiglierie, nè il numero dei cavalli: e vogliamo ridurlo noi che siamo appunto deficienti di tali armi?
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ragioni dei subalterni dall'altra, vogliamo noi ancora restare impassibili e non provvedere? Ripeto: io prego l'onorevole ministro, nell' interesse stesso
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esercito che conviene tenere salda e ferma, se vogliamo affrontare con serena fiducia le eventualità che l'avvenire ci può preparare; e non ho altro da
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E noti la Camera: Questo tribunale supremo di guerra e marina che vogliamo abolito non giudica mica se Dreyfus abbia commesso tradimento, o se il tal
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Supremo che noi vogliamo sopprimere. Ma, a sentire l'onorevole Lucchini, la sua Corte serve ad un istinto meno ambizioso e più pratico, quello dei
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Sindaco tornava a ripetere una delle frasi del suo discorsetto anticipatamente preparato per non impappinarsi, Miss Elsa, disse: - Certamente; vogliamo
complimento che ci ha fatto, siamo preparate a tutto noi signore. Inoltre, non vogliamo privarci del piacere di sentirlo parlare. - Io sono positivo
associarci, di riunire le nostre forze. Io vorrei mettermi avanti, ma mi sento cascare le braccia! Diffidiamo l'uno dell'altro! Non vogliamo scomodarci per
scordato che voi eravate qui per l'affare di Margitello. Insomma, che dobbiamo concludere? Vogliamo fare alla buona, tra noi, senza periti né altro
! «E i quattrini, marchese?» «Si trovano, si debbono trovare. Si va a una banca: "Ecco qua l'intera nostra produzione; noi vogliamo attendere, per la
debbo trovare ogni volta un nuovo sotterfugio per far accettare a lei e alla sua mamma quel po' con cui tu ed io vogliamo farle accorgere della loro
?». «Ve lo dirò domani; ora andate a letto.» «No, vogliamo saperlo ora!», soggiunse la sorellina quasi piagnucolando. «Che fece?», riprese il cavaliere
giovane!» «Grazie, voscenza ! Abbiamo detto! "È giusto richiedere prima il permesso al padrone". I grandi meritano rispetto. Noi non vogliamo
avessero confessato: "Non vogliamo, non possiamo più!" io ... non so che cosa avrei risposto, che cosa avrei fatto. Avrei perdonato forse, li avrei
la felicità che con l'oro si può acquistare. Inutile rammarico e vano!... - Vogliamo salire? - chiese il duca. - Come credete. Partirono entrambi
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? - Splendida assai, e vedete che per conto mio vi ho imitato fedelmente - E avete fatto bene! Vogliamo andare dal mio banchiere? - disse poi
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Accademia della crusca
