volere, che il marito ci pensi e decida, riesce quasi sempre fastidiosa. E riesce specialmente fastidiosa quando, interpretando troppo alla lettera il
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Nelle lettere di condoglianza bisogna esprimere brevemente i propri sentimenti. Si pensi che chi fu colpito da una sventura, non ha certo voglia di
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' affari. Si pensi che le cartoline possono essere lette da uno o più curiosi, cominciando dal portinaio, al cuoco,alla cameriera, a chiunque capitino
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di finire, di troncare a se stesso la tortura, di liberare gli altri dalla noia. Chi va a una conferenza pensi agli obblighi che la cortesia, anzi la
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anticipata per mezzo di donazioni, il rinunziante non avrà nulla da pagare ad altri e non vi sarà un altro che paghi per lui. Pensi l'onorevole ministro che
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sonno ... A che pensi, babbo? - domandò, vedendo che questi taceva. - Penso - egli rispose - che non so se ho fatto bene, impiegando qui tutta la nostra
fidanzati sin da questo momento? ... Oh! ... Ora ho paura di sembrarti sfacciata. - No, Elsa, no! ... - Che pensi? - Vorrei inseguire, raggiungere colui
, egli tacque un istante; poi riprese: «È vero che vostra sorella pensi di farsi monaca? ... ». «Non lo so; può darsi.» «Dissuadetela.» «Assumerei una