pubblicamente a una persona, non si ferma nella mente di chi ascolta; il biasimo invece non si dimentica. Qualche volta uno può essere maldicente senza
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come i piccoli; gli importanti come i leggieri. Lettore costante di quel grande educatore che è Massimo d'Azeglio, egli ne ascolta la preghiera che
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sente, che pensa; che guarda all'avvenire con sorridente fiducia, che ascolta raccolta e deliziata il coro di soavi promesse, che mille voci insieme
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con garbo, in modo che chi le ascolta ne sia persuaso e ne riconosca la giustizia. Tutti si è soggetti a sbagliare. E le persone buone e giuste trovano
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prima, le sue idee acquistano chiarezza, nobiltà; si fa più sicura e musicale la sua voce; si investe dell'argomento e padroneggia chi l'ascolta. Ma se
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che il pubblico supponga, unisce la sua voce con quella potente che si ascolta raccolti e convinti, o dà lo slancio all'attività scientifica e
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