ella, Carmela Minino, nulla di nulla. - Neppure Emilia Tromba ci sta! esclamò Margherita De Santis, la sottilissima, sempre malata, che pareva sempre
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sarebbero entrate nella carne: a quel pranzo di Concetta Giura con il Duca di Sanframondi, di Emilia Tromba con Ferdinando Terzi di Torregrande, a quel
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un cantone, presso al muro, Emilia Tromba e Concetta Giura. Avevano dato uno sguardo di fuori e avevano visto, le due, che i loro amanti non erano
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in un reggimento di cavalleria. Ella lo conosceva anche meglio, Ferdinando Terzi, poichè era l'amante della bella Emilia Tromba, la, seducente
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tristezza, così, improvviso. Pensava a Emilia Tromba che, malgrado fosse una semplice ballerina di prima fila, niente altro che una guida, sol perchè era
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gloriosamente il campo nella affermazione del pensiero, della coscienza, della letteratura nazionale. (Gazzetta dell'Emilia, di Bologna 17 aprile 1899).
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, infatti, dopo poco tempo, con un gran rumore di voci, di risate femminili giunsero le quattro coppie, Emilia Tromba, Concetta Giura, la chanteuse
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Giura, avesse riconosciuto il conte Ferdinando Terzi di Torregrande. Ma si vergognò. Dicevano che Terzi avesse abbandonato dall'ottobre Emilia Tromba e
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piccola cassa forte, e parato al disopra di un panno turchino come usano gli orefici. Lo strozzino sedeva al banco leggendo la "Gazzetta dell'Emilia