questi, che certo li appresero nelle carceri, come i riti dei malandrini siciliani furono importati dal Lombardo, sulla falsariga della camorra
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. L'arabo rimase la lingua prevalente anche sotto i Normanni. Più tardi Francesi, Tedeschi, Spagnuoli, Aragonesi contribuirono a fare dei Siciliani un
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che ci ricordano i versi dei carcerati siciliani (vedi Vol. I) e che ci spiegano il fatto ammesso da molti direttori di carcere, che i peggiori birbi
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