venuto a dirvi. - Non posso amarvi. - Dovete. Ho il diritto di essere amato. Ah! voi credete che sia nulla la esistenza di un uomo? Credete che sia nulla
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Garibaldini avevano scoperto la cucina e il caldaione dei gnocchi. - Ah, Borbonici, canaglia! Avevate da mangiare e ce lo negavate! Borbonici della malora
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trionfi umani, le brevi ed egoistiche gioje dell'età virile, i tornanti amari ricordi della maturità e le tristissime decadenze della vecchiaja. Ah essa
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senatore Bendinello, inarcando le ciglia. - Non me ne avete l'aria, bel giovane. Bianco, vermiglio, fresco come una rosa... - Ah, - interuppe Geronimo
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ho detto l'animo mio; non ho nulla da aggiungere. - Ah, io mi ucciderò! - No, caro, no!... Queste cose si dicono, ma poi non si fanno. Del resto
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legittimo padrone, quando egli fosse consigliato di volgersi lassù troppo spesso. Ah, spadacciòla d'Ischia! spadacciòla d'Ischia! Come voleva metterla
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- Avanti! - diss'egli. - Ah, sei tu, Remigio? Che vuoi? - Buon giorno signoria; - rispose il servitore, mandando in prima fila il saluto mattutino
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solite cataste di libri. - Ah! - diceva egli, dando una rifiatata. - Hic manebimus optime. - Sarà vero? A questa domanda si volse macchinalmente, come
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, gran luce. Ah, la luce! E quando, a proposito di luce, sarebbe giunto il mattino? Per chi non riesce a prender sonno, le ore del letto son lunghe
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cappone; tutta testa, e si passa subito alla coda. - Ah, tu la intendi così? Ebbene, non ti darò che la coda; - replicò lo spiritello stizzito
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