magra faceva per contenersi umilmente davanti al letto del malato e per dare alle sue parole un senso di mansuetudine, i gomiti le uscivano acuti e
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luce penetrante e cogli acuti strumenti ottici dei nostri psicoigei è ancora molto addietro nelle sue possibilità. Questi dotti sanno ben dirci, se
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acuti, dai larghi calici vellutati, dalle corolle frementi, si intrecciavano a festoni, a ghirlande sovra le coppie che passavano dolcemente attirate
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