come ti amo! La povera Giulia tacque, trovandosi lì più per la forza brutale del destino che per volontà propria. Non di meno, sentì qualcosa di
Verismo
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buttarsi su qualcosa. Il rumore della piccola sega durò tutta la notte: tacque il giorno, perchè qualcuno, entrando in guardaroba per cavarne una cosa o
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sarebbe immaginata davvero di dover mai provare per un burattino. Quand'egli tacque, e non accennò più a parlare, la bambola ebbe quasi rimorso di non
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