, svolta dal suo lenzuolo di carta velina, venne fuori la magnifica bambola, la piccina mandò un grido di maraviglia e di gioia, facendosi in viso
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le venne in aiuto. Presa la Giulia su le ginocchia, la pettinò tale e quale una signorina grande. Tornata subito di buon umore, la fanciulla s'alzò
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che dormisse d'un sonno senza alcuna sensibilità. In vece, udiva e capiva tutto quel che le accadeva d' intorno, soffrendone assai. All'alba venne il
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, che nella vita di una bambola rappresentano tanti anni de' nostri; e nessuno venne a tirarla fuori, a consolare la sua profonda afflizione. L'oscurità
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ferita, tanta era la delicatezza, la premura, l'amore con cui toccava il male. Finalmente le venne un'idea che le parve buona, perchè sorrise da sola
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volle venne la volta in cui udì gridare: - Roma! Romaa!! - e di lì a un momento: - Avanti l'uscitaa! Ah, finalmente, erano giunti! La scatola della
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: perchè in vece di migliorare, quella debole salute s'andava sempre più consumando. Venne poi il tempo in cui la direttrice della scuola scrisse alla
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novembre, una di quelle belle mattine dell'estate di San Martino, venne proprio la morte. Camilla, che sua madre aveva assistita l'intera notte in
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accosto un rumore, come d'una fragorosa risata. Nel tempo stesso un corpo pesante rotolò da una catasta di cenci, le passò su la testa, e venne a caderle a
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