hai lì? - chiese la voce, ch'era d'una donna. - Che ci ho? Niente - rispose un'altra voce, ch'era dello spazzaturaio. - Vedo luccicare! - (Luccicava il
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un'occupazione al mondo, a girare per casa con le braccia incrociate sul petto, e per le strade con le mani affondate nelle tasche. - Ebbene, l'hai trovato il
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, sonarono dolci parole interrotte da baci, da domande che s'incrociavano: - Babbo mio! - Ben arrivato! - Ben trovate, care! - Come stai? Hai fatto buon
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giglio, quei lividi in torno alle occhiaie, tutte le membra rifinite. Raddolcì la voce, e chiese: - Che hai, si può sapere? Ti senti proprio male? - Io
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hai paura, dimmi? Camilla accennò di no col capo, poi disse gravemente: - C'è l'angiolo. Liberata confermò: - Sicuro che l'angiolo ti guarda, bella mia
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- O perchè l'hai comprata? - chiese Attilio al padre, ridacchiando. - Per la Rachele. - Rachele! O Rachele! - vociò allora il ragazzo con quanto
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spalle a tutti. - Che hai, Sarina! - le domandò, avvicinandosele, Attilio, ch'era stato attirato anch'egli nel cortile da quel vocìo di fanciulli più
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- Ho capito, via! con te bisogna spiegarsi chiaro; si vede che non hai viaggiato. Ah, bella cosa il viaggiare! Eravamo, figùrati, una compagnia di
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quest'ultima osservazione avea ridato un po' di coraggio. - E tu che vita hai fatta? - le domandò Orlando.
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rispose: - Come? e per una donna così tu hai potuto fare tanti spropositi? - Ma allora io non ti conoscevo! - esclamò ingenuamente il paladino di Francia
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