babbo indugiava troppo negli addii, e Lulù non voleva lasciarsi vincere da una finta partenza. Ma appena egli lo vide avviarsi per uscire e gli vide
toccato di tollerare il maggio dell'anno passato. Dopo pochi minuti, li vide scoppiare in mezzo alle pecore che pascolavano tranquille e che si
il babbo lo vide arrivare a casa rosso, scalmanato, facendo salti e buttando libri e berretto per aria, per poco non lo credette ammattito. — Il sarto
qualcosa di male al loro babbo. Aldo, che non s'era accorto della loro presenza, si voltò tutt'a un tratto e appena li vide esclamò: — Buffi quei signori
. Appena le vide, don Paolo diventò un drago a dirittura. — Di nuovo qui? Su, su a casa! E siccome le bambine esitavano, così egli soggiunse: — A casa! Vi
Pagina 3
fare un bello sforzo per vincere l'idea di malaugurio del testamento, quando vide entrare il canonico, non potè frenarsi : — Venite a portarmi la
Pagina 40
così quel senso di pietà e di commiserazione da cui si sentiva invadere con suo gran dispetto. Poi, per parecchi giorni non le vide più. Dove erano
Pagina 6
, qualche rimedio per quei poveri bambini. Arrivò trafelato; e appena li vide, si dié un colpo alla fronte: — Madonna ! Erano loro che mi rubavano la ricotta
Pagina 72
del cane e vi ebbe un momento di silenzio, i due fantasmi squallidi furono uditi da tutti domandar che si parlasse di loro; e ciascuno li vide negli
sala, vide gente, riconobbe il Ricevitore e l' I. R. Commissario di Porlezza, si sgomentò dubitando che fossero lì per il terribile colpo, ma vide
mette dal sagrato a certe stalle e quindi ad una scorciatoia per Albogasio Superiore. Luisa andò nello stanzino e vide all'inferriata il viso rosso
Polizia. Vide suo marito, trasalì, palpitò, ma si rimise subito. L'aggiunto si avanzò per entrar in camera. "No!", esclamò Franco. "C'è un'ammalata
singhiozzi nervosi, senza lagrime. Maria, tesoro, amore, gioia! Doveva esser questo, sì. La vide ansante, accesa, vegliata dal medico e dalla mamma, immaginò
giardinetto e si fermò sulla soglia della sala. Veniva per la prima volta dopo la perquisizione; vide i suoi amici, giunse le mani, ripeté sottovoce: "Ah
nell'anima, tenne duro: "Il mio dovere, il mio dovere", e chiamò la Marianna che facesse lume. Costei, quando vide il padrone con quello spettacoloso
andò alla finestra, vide un uomo solo che veniva correndo, credette a un falso allarme; ma l'uomo, quel tale che portava il nomignolo di "légora
e sorridente, entrò il professore. Egli vide che sua moglie aveva gli occhi bagnati di lagrime e che Luisa pareva sovreccitata. Salutò mogio mogio e
nella matassa della pesca un filo doppio, a occhiello, per farlo passare. Non vide quello sguardo ma lo sentì e si affrettò a indicare col capo lo zio
un grande chiasso intorno. Franco la vide, saltò sul ponte, corse a lei che fece due passi avanti. Si abbracciarono, egli muto, cieco d'emozione
leggendo sul suo belvedere dell'orto, quando vide Pasotti che veniva dietro il Pinella, fra le rape e le barbabietole. Non sentiva simpatia per il
se n'andò e Franco vide il barcaiuolo delle Carabelli scendere ad apparecchiar la barca. Lasciò allora la finestra e seguendo i pensieri di prima
fermò a fissarla con una espressione di sgomento. La vide stracciar la lettera, la udì esclamare "ha torto!" e si mise a piangere. Luisa accorse, la
marchesa Orsola, uomo bizzarro, lunatico, violento, ma generoso. Quando il Carlin morì, si vide che la generosità del Maironi non sarebbe stata
, O'Donnell con un vigoroso colpo di tallone risalì in superficie. Guardò in aria, non vide che le stelle brillare sul fondo cupo del cielo. Del
pareva inebetito. Ad un tratto si vide l'acqua agitarsi burrascosamente attorno alla fune e si videro sette o otto braccia smisurate allungarsi verso
bordo della navicella e col cannocchiale vide alcuni volatili dalle penne bianche e nere, le ali forcute, la coda fornita di due lunghe penne, i quali si
verso l'est. "Che cosa si vede laggiù, Mister Kelly?" L'ingegnere guardò nella direzione indicata e vide, a circa duemila metri, dinanzi all'aerostato
dove l'oceano pareva confondersi con l'orizzonte vide un grosso punto nero, sormontato da due pennacchi di fumo. Pareva che si dirigesse verso l'ovest
onde. Alzò il capo e vide i due immensi fusi dondolarsi lentamente con le punte volte verso il nord-ovest. Il vento produceva dello pieghe sulla loro
verso di lui e lo vide accasciato su se stesso, come se fosse stato improvvisamente colto da uno svenimento, o da un sonno irresistibile. Guardò a poppa
aria dei leggeri crepitii. Pareva che dei corpuscoli urtassero la superficie degli aerostati. Kelly guardò in alto e vide brillare, ai raggi
violenta. Si volse rapidamente e ritto sulla poppa vide il negro, coi capelli irti, gli occhi luccicanti come quelli degli animali notturni, le braccia
. Sorpreso al massimo grado, guardò in alto, credendo che lo avesse emesso qualche grosso uccello marino, ma non vide nulla traversare il cielo
, forse spinte da un'altra corrente aerea. Per alcuni minuti si vide quell'immenso accatastamento di nubi ondeggiare fra cielo e mare, fra il balenare
cosa?" Guardò attorno e non vide nessun ostacolo. L'atmosfera sola circondava il vascello aereo. Alzò il capo e s'accorse che i due palloni erano
tutto vapore, lungo la costa. Lo lasciò avvicinare e quando lo vide a portata di voce fece sparare alcuni colpi di fucile per attirare l'attenzione
. Volse la testa verso la feritoia e la vide occupata da una massa oscura in mezzo alla quale brillavano due punti luminosi, verdognoli. Una speranza
. - Qualcuno sicuramente si avvicina. Si slanciò verso gli alberi ed esaminò la jungla che era distante un centinaio di passi, ma non vide alcuno. S'affrettò a
udire un sordo miagolio a cui fecero eco i festosi abbaiamenti di Punthy. Kammamuri si alzò, credendo che arrivassero i cacciatori, ma non vide
terribile gli attraversò il cervello. Si gettò prontamente da un lato sguainando il coltello e guardo in aria. Nulla vide o almeno nulla gli parve di
. - Tykora! - mormorò Tremal-Naik. - Chi pronunciò questo nome? Guardò attorno, ma non vide alcuno; guardò in alto, ma non scorse che i rami del banian
secondo corridoio camminando sulla punta dei piedi. L'uomo che lo precedeva s'arrestò; lo udì girare una chiave in una toppa, lo vide aprire una porta e
? - chiese, con accento selvaggio.- Dov'è la nave? - Là! ... Là.! ... guarda! ... - esclamò un thug. Tremal-Naik guardò nella direzione indicata e vide a poca
sventurato indiano per vedere in qual luogo era stato colpito, ma non trovò sul corpo di lui alcuna ferita. Esaminandolo però meglio, vide attorno al collo
. Cercò la tigre, ma non la vide. - Ce ne andiamo? - chiese Nagor. - Sì. - Da qual parte? - Dalla finestra. Non è alta che quattro metri e il suolo non
sguardo smarrito. Vide Tremal-Naik che si contorceva per terra emettendo sorde imprecazioni. In un baleno gli fu vicino. - Vivo! ... - esclamò
recò parecchie volte nella jungla, armato sino ai denti, sperando di scorgere qualcuno, forse lo stesso Manciadi, ma non vide anima viva, né udì alcun
soglia e penetrò nella cabina illuminata da una lanterna di talco. Prima cosa che vide fu uno specchio che riflesse la sua immagine. Nel mirarsi ebbe
tarè intuonavano la marcia della morte. D'un tratto la vittima ritornò in sé. Vide la pira che fiammeggiava dinanzi a lei e il pericolo che correva
. Abbandonò la grande palla e s'aggrappò alla sbarra guardando giù, ma non vide che tenebre; tese l'orecchio, ma il più profondo silenzio regnava sotto