predicava invano. — Ah, lei non ha bambini! — gli rispondevano insieme marito e moglie. Per poco non sospettavano che il dottore dèsse quei consigli a fine
Invano il babbo diceva a Masino: — Non bisogna aver paura di niente! Masino aveva paura di tutto, specialmente quando trovavisi solo in qualche
Ebbene, neanche codesta lillipuziana creazione è stata possibile. L'onorevole ministro è invano andato (lodevolmente del resto e non lo accuso per
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di Boglia non avevano bisogno di lui, egli andava a Cressogno. Invano Pedraglio lo afferrò per le braccia, invano il prefetto lo supplicò di non
disgraziata moglie e quasi a forza il signor Giacomo Puttini riluttante invano ai capricci dispotici del Controllore gentilissimo. Vennero pure il curato di
sottintendendo un mondo di cose. Povero Gilardoni, gli occhi gli luccicavano. Aveva sperato invano una felicità simile a quella dell'amico suo! Franco intese
Peppina si arrabatta invano, non trova il "müson", non trova la "cua"; il Biancòn tira, la tinca trascinata a galla si aggomitola e con una potente
ritornò all'assalto, ma invano. Don Giuseppe non aveva veduto niente, non aveva udito niente, non aveva parlato di niente, non sapeva niente. Pasotti
voce. "E allora", diss'egli, "perché non mi hai dato tutta l'anima tua?" Ella tacque. Aveva prima tentato invano di riprendere il lavoro. Le mani
. Invano l'ingegnere aguzzava gli occhi per riconoscere a quale specie il mostro appartenesse. La distanza era troppo grande, e poi esso si manteneva
silenzio, dice: "Ho cercato, ma invano, un terzo compagno che mi segua in questo grande viaggio aereo attraverso l'oceano. Se qualcuno di voi si sente
, Mister Kelly?" "No, poiché siamo perfettamente immobili." "Che cosa accade dunque?" "Ecco quello che cerco di spiegare, ma invano, O'Donnell
voragine, ma invano. "Gran Dio!" esclamò l'irlandese. "Quale lugubre scoperta abbiamo fatta! Che sia questo il vascello fantasma dell'olandese maledetto, o
tutta di seta rossa e mi guardò più a lungo del solito. La sera seguente invano l'aspettai, invano la chiamai: non la rividi più. - È un'avventura strana
bruscamente il bengalese, sforzandosi, ma invano, di atteggiare le sue labbra ad un sorriso. - Mi sembri inquieto. - Infatti lo sono, ma non è
gli rotolò silenziosamente dalle abbronzate gote. - Correva l'anno 1853, - diss'egli con voce che invano sforzavasi di rendere ferma. - Mia moglie era
disordinatamente alla deriva. Kammamuri si sforzava, ma invano, di mantenerlo sulla buona via e Tremal-Naik cercava di calmare la tigre, la quale, spaventata da