di ragione, di ansia e di gioia, di tanti dolci ricordi e insieme di trepida aspettazione, perché qualche cosa di solenne si avvicinava e sarebbe
. "Non esiste più?", diss'ella sottovoce, con ansia. "No. Il professore deve averla distrutta, per ordine mio." Seguì un lungo silenzio. Luisa ritirò il
mano e poi gli si diffuse sul volto una tenerezza, un'ansia, una commozione inesprimibile. Ella, manifestamente, non desiderava di parlare ma egli sì
avrebbe detto che tu mi avevi stregato! - Tremal-Naik! - mormorò con ansia la fanciulla. - Quella notte non dormii, - proseguì il cacciatore di