Impressioni e ricordi. Le prime. ciliege Pag. 165 Villa Corsici » 168 Benedizione » 172 Natale » 175 Due vecchietti » 177 Rondini, addio! » 180 Le
, prese in mano la valigetta sempre pronta pei suoi frequenti viaggi di affari, e finse d' abbracciare la moglie e le figliuole, dicendo loro: — Addio
Ecco: le prime han spiccato il volo; ecco, altre e altre le seguono; eccole tutte partite!... Addio rondini! Volano via lentamente; volteggiano
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presuntuoso avrebbe supposto che la Valsolda gli desse il buon viaggio con uno spettacolo d'addio, volesse mostrarglisi bella come forse non l'aveva
insomma! Io ti abbraccio adesso, neh, Franco, perché so che domani mattina parti per tempo e oggi difficilmente saremo soli. Dunque addio. Ti raccomando
voce che pareva venire da un mondo lontano. "Addio." Egli le si avvicinò, si chinò a baciar la calzettina che teneva in mano. "Luisa", mormorò, "c'è
si preparava a tenerle compagnia. Usciti gli sposi, entrò l'ingegnere per salutar sua sorella prima di andare in chiesa. "Ciao, neh, Teresa." "Addio
gli avevano mai veduto una faccia così seria. "Addio", diss'egli. "Cosa è stato?", sussurrò Franco. Egli fe' cenno ad ambedue di ritirarsi dalla
voce sopra il Tentiòn, fra gli ulivi. "Addio, fifone!", gridò Pasotti. Il "fifone" non udì. Egli e il Paolino discorrevano sottovoce ma con gran calore
, perché veniva un temporale. "Addio, signorina Ombretta!", diss'egli. "Addio, signor Pipì", rispose la bambina, petulante. Egli se ne andò, ridendo. Luisa
scodella d'acqua sedativa in mano, fece di colpo un volta faccia, si gittò alle spalle un "addio" e scomparve. Rimasto solo, Franco spense il lume e si
. Ritornando a Oria Luisa salì al cancello del Camposanto. Vi appoggiò la fronte, gittò verso la fossa di Maria un soffocato addio e ridiscese. Giunta sul
verso la finestra: "Manda a chiamar il medico, domattina! Addio!" Luisa non rispose. Quando i gendarmi arrivarono con l'arrestato presso il Canevaa
labbra sulle labbra gelide che trasparivano tra le foglie di carrubo e fiori di geranio. Ve le posò lievemente, come per un addio tenero, non disperato
in questa bambina perché in essa Iddio mi diventa visibile, intelligibile. Addio, Franco; ti abbraccio Luisa P.S. Sappi che ho licenziato la Veronica
pianerottolo della scala e poi "addio!", Pedraglio corse su e Franco precipitò abbasso. Sua moglie lo aspettava ferma in mezzo alla camera, guardando
spuma." "Addio terra!" esclamò O'Donnell. "D'ora innanzi non vedremo che acqua." "Purché il vento non cambi direzione," disse l'ingegnere. "Potrebbe
un giorno avrai bisogno di un amico fedele, ricordati di me. Addio. Si slanciò verso la feritoia, dopo di essersi armato delle pistole del sipai, vi
d'una tinta bronzina, dura, feroce, con folta barba nera. Gli occhi suoi, profondamente incavati, brillavano d'una cupa fiamma. - Addio, Kougli
sbarcare senza esser veduto, né udito. Addio, Aghur. Si gettò la carabina ad armacollo e raggiunse Kammamuri, che lo attendeva presso ad un piccolo
sotterranei, mi pare. - Sì, nella grande pagoda sotterranea. Affrettati che la mezzanotte non deve essere lontana. Addio, fratello. - Arranca
se tu ci tradisci, la daremo alle fiamme. Tremal-Naik lo guardò con occhio torvo. - Addio, - gli disse bruscamente. Uscì e si avvicinò a Darma che lo
dritto fino a che giungi sulla riva del fiume: io mi reco alla pagoda a vegliare sulla Vergine. Addio, e che la nostra dea ti protegga. I due indiani si