facoltà per la legge del 1885, si racchiudevano nelle zone create dalla legge del 1866, perchè non potè completare entro un triennio il capitale di 50
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ammortamenti il pagamento del capitale, bisogna estenderlo con una certa equità distributiva a tutto il paese. O per lo meno, se il Governo non può
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debbo interpretare il suo voto, come il voto in favore di una legge, che benchè in minima parte tende a poter fare accorrere questo capitale alla
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quote di ammortamento, un compenso annuo non maggiore di 45 centesimi per ogni 100 lire di capitale mutuato, restando a carico del mutuatario la spesa
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della somma restituita prima del tempo, e per conto dell'erario, nel caso dell'anticipata restituzione parziale o totale del capitale ancora dovuto
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Tale compenso non è dovuto per quella parte del credito capitale per la quale, esaurita l'espropriazione dei beni ipotecati, l'Istituto sia rimasto
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capitale del mutuo.»
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«Art. 4. Gl'Istituti hanno facoltà di non computare, agli effetti del sorteggio semestrale, l'ammontare delle somme ricuperate in conto capitale nei
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altro Istituto, purchè la somma e la durata del nuovo mutuo non siano inferiori al capitale ancora dovuto ed agli anni che rimangono a decorrere.»
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Non è poi esatto asserire che queste spese non assorbirebbero una parte del capitale
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Accademia della crusca
