scrupoli. Ne darò un esempio. La musica, se non è nata in Italia, in Italia ha avuto perfezione: Inglesi, Francesi e Tedeschi hanno travasato nelle lor
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volta vi parlai d'una infelice regina, ora vi parlo di una egregia poetessa, e virtuosa vedova. Questa fu la Torquinia Molza, nata a Modena nel 1542 da
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furono sempre gli autori suoi prediletti. Nata di famiglia distintissima, la prese per sua sposa il Principe di Piombino; onde, passata a dimorare in
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Morandi, nata a Bologna su' primi anni del secolo passato, la quale insegnò anatomia nella Università di Bologna stessa. Aveva essa sposato Giovanni
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' primissimi anni diede segno di esser proprio nata per l' arte e per le lettere; dico per l' arte, perchè anche nel disegno e nella pittura si mostrò assai
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: erano amicissime tra loro, ed erano ambedue celebrate e stimate come bellissimo ornamento della città di Brescia, dove la Baitelli come Fenaroli era nata
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de' Medici. Nata essa a Firenze in quella casa de' Medici, che fin d' allora agognava alla signoria della sua patria, anzi aveva gi�, ordita la rea
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donna che è soggetto del mio discorso si chiamò Maria Pellegrina Amoretti, nata ad Oneglia, nel Genovesato, il dì 7 di novembre del 1756. Bazzicando nella
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non soli buone a nulla! Eccovi qui la Cristina Roccati, nata a Bovigo nel 1734, la quale non ha invidia per niente alle altre due dottoresse e
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' amorevole occhiata alle compagne, e fatto cenno di riverenza alla direttrice ed al maestro, incominciò. "La contessa Paolina Secchi- Suardo da Bergamo, nata
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CLOTILDE TAMBRONI. "Nata in Bologna nel 1768, morta nel 1818, sin dalla più fresca età manifestò quel fervente amore per lo studio delle scienze e delle
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Fabroni Pelli, nata in Grosseto ai 13 di febbraio 1703 e morta a Firenze nel 1811. "Suoi genitori furono il maggior Alberto Ciamagini, comandante di
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buona Milanesa, immaginatevi se l'ho fatto con gusto! La mia eroina si chiamava Bona: era nata in un paesello di giurisdizione milanese, era pecoraja
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della Cassandra Fedele, nata in Venezia nel 1465 da Angelo Fedele. Si può dire che ella fosse un chiaro lume tra coloro che nel secolo XV fecero
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e nobile lignaggio non solo, ma bella e buona quanto è possibile ad. umana creatura. Nata in Genova l'anno 1447, fin da bambina si mostrò aliena
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leggere. Io v'ho a raccontare la vita di una nobile signora del Friuli, di bellezza maravigliosa, chiamata Irene da Spilimbergo, nata nei Primi dei
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illustre, della quale oggi mi tocca a parlarvi, era bella, era buona, era nobile e poetessa. Nata di famiglia assai cospicua, le fu data un'educazione
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continui, era nata colà, naturalmente, quasi d'improvviso. E quella città nuova, quel mondo nuovo, lo avevan fatto loro, i muratori, lo aveva fatto lui
energicamente ch'io non l'avevo mai conosciuta, e al fine indispettita, nervosa, mi piantava lì senza salutarmi. Sostiene d'esser nata a Torino e di non
romanza lunare; giovinotti e signorine ridacchiavano insieme: i maschi con la solita famigliarità nata dall'abitudine di vedersi continuamente; le femmine
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donna, nata di modesti commercianti, s'era sposata per passione a un nobiluccio spiantato che, sbolliti i primi ardori della luna di miele, non aveva
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dall'affittaiola trovarono Angelica morta nei prati, e al suo fianco una creaturina appena nata, bella come un amore e fredda anch'essa come la madre
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. Oggi è nata presso alcuni la speranza, che da osservazioni diligenti fatte sulla sua superficie con giganteschi telescopi, si possa ottenere quando che
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generale era nata dalla grottesca figura che faceva erigendosi lui, così piccino, a giudice culinario; e dichiarando implicitamente, che non avrebbe